Grazie alla modifica degli scaloni Irpef, c’è anche una susseguente riforma delle pensioni, che porterà più soldi nelle tasche di 23 milioni di cittadini.
Riforma delle pensioni, il piano è pronto e diventerà effettivo a decorrere dal 1° gennaio 2022. Con l’inizio del nuovo anno cambieranno gli importi, e verso l’alto, con lordo e netto di 23 milioni di italiani che verranno ritoccati in positivo.
A trarne beneficio nel concreto non saranno tutti però. Perché in alcuni casi ci saranno degli aumenti in media di qualche decina di euro al mese a seguito di questa riforma delle pensioni, già inserita all’interno della Legge di Bilancio 2022 e che è strettamente ricollegata anche alla riforma Irpef.
Quest’ultima prevederà il restringimento delle categorie di lavoratori preesistenti, portandole dalle attuali cinque a quattro. La modifica degli importi mensili che spettano a chi ha raggiunto le cifre di età e di contributi necessarie per smettere di lavorare è legata anche alla rivalutazione 2022 al tasso dell’1,7%.
Inoltre il livello di inflazione attuale, salito al 3,8%, ha portato il Governo ad attuare una modifica ed una susseguente riforma delle pensioni, necessaria per potere affrontare il costo della vita. L’inflazione non saliva così in alto sin dalla crisi economica intercorsa tra 2008 e 2009.
Cambiano anche i redditi di pensione, dai 1.888 euro di adesso a 1,955 euro. Lievita verso l’alto anche la no tax area, da 8.125,00 a 8.500. A trarre maggiore beneficio da questo rifacimento degli importi pensionistici sono i cosiddetti “pensionati d’oro”, che otterranno circa 930 euro in più per una pensione lorda annua di 50mila euro.
A seguire c’è lo schema riassuntivo con tutte le situazioni medie previste sia per pensioni annuali al lordo che al netto, tanto per l’anno 2021 quanto per il 2022.
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Il 2022 quindi non sarà contraddistinto solamente da brutte notizie, derivanti dall’aumento delle bollette e da svariati rincari in generale che caratterizzano già adesso i più disparati ambiti, dagli alimentari ai carburanti.