Gastrite, quando a provocarla sono le emozioni represse che non buttiamo fuori; il nostro corpo ci parla: impariamo ad ascoltarlo
Gastrite, non sempre è provocato da cause che siano fisiche ma spesso ha cause…emotive. Se nell’antichità, la correlazione tra stati d’animo e stato fisico veniva immaginata e dipinta con toni irreali e fantastici, oggi sempre più si parla di psico-somatica in termini scientifici. Detto in altre parole: il nostro corpo ci parla. E non solo quando sta fisicamente male ma anche quando abbiamo una sofferenza che sia emotiva o psichica. Quando le nostre emozioni o i nostri stati emotivi non trovano uno sfogo all’esterno, il nostro corpo le rende fisiche, trasformandoli in dolore. La zona in cui somatizziamo dipende molto da persona a persona: molte persone somatizzano sulla testa, ad esempio, altre sullo stomaco. Il luogo della somatizzazione dipende anche dal tipo di dispiacere o ferita emotiva che cerchiamo di celare all’esterno.
Ti potrebbe interessare anche->Panettoni introvabili, perché sta succedendo: fate scorta per Natale
Lo stomaco è legato specialmente per esempio all’ansia o al senso di ingiustizia e frustrazione che ci portiamo dietro. La gastrite è sintomo di qualcosa che abbiamo accettato a fatica o che non abbiamo ancora del tutto digerito. Pensiamo a tutte le espressioni collegate a questa zona del nostro corpo “è stato un boccone indigesto”\ “un rospo difficile da digerire”
Ti potrebbe interessare anche->Pizza di Natale: la ricetta tipica marchigiana di Benedetta Rossi
Quindi, per quanto possa farci male, se il medico non riesce ad individuare delle cause specifiche che siano fisiologiche, dobbiamo necessariamente prendere in considerazione i nostri retroscena. Molto spesso infatti, la nostra sfera emotiva viene trascurata: questo è frutto di un retaggio del passato assai grave, che trascura la salute mentale come secondaria a quella fisica.