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Possiamo prevenire il rischio di demenza senile con il caffè: lo conferma uno studio

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Oltre al corpo, invecchia anche il cervello, purtroppo, ma per prevenire il rischio di demenza senile e il degrado cognitivo interviene il caffè.

Combattere la demenza senile grazie a cibi e bevande (foto da Pexels)

Oltre al corpo, invecchia anche il cervello, purtroppo, ma per prevenire il rischio di demenza senile e il degrado cognitivo interviene il caffè. Alcune abitudini e cibi possono rallentare tale invecchiamento e mantenere corpo e mente giovani. Bè, qualche tempo fa è stato pubblicato il risultato di una ricerca davvero interessante sui sintomi del caffè.

Ovviamente, per prima cosa dobbiamo fare attività fisica e seguire un’alimentazione corretta, cercando di assumere solo cibo nutriente e sano. Secondo una ricerca condotta all’Università del Wisconsin, in America, è stato scoperto che il caffè può prevenire i sintomi del degrado cognitivo e ridurre il rischio di demenza senile. Ma quante tazzine bisogna berne durante il giorno?

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Il caffè, bevanda che riduce il rischio di demenza senile, ma quanto berlo?

Il caffè aiuta le funzioni cerebrali e contrasta il degrado cognitivo (foto da Pexels)

Naturalmente, l’alimentazione è importante per vivere in salute e a lungo, nonché previene patologie e malattie gravi. Esistono numerosi cibi e bevande che aiutano a rallentare il degrado cognitivo, e tra questi c’è la bevanda più amata dagli italiani, il caffè.

Secondo lo studio effettuato dalla prestigiosa università statunitense, il caffè ha effetti incredibili sul cervello umano. L’Università ha preso a campione sette mila donne di età superiore ai 65 anni, e le ha seguite per circa dieci anni. Si è scoperto che il consumo di tre tazze al giorno riduce il rischio di demenza senile anche del 35%.

Va detto che tre tazze americane corrispondono a cinque delle nostre, del nostro caffè espresso. La caffeina, perciò, migliorerebbe le funzioni cerebrali, tra queste anche la memoria. Il consumo eccessivo di caffè però non è mai una scelta saggia, poiché la caffeina accelera il ritmo cardiaco, per questo bisogna sempre andarci piano.

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Un consumo moderato del caffè porta numerosi benefici. Per noi italiani è una gioia saperlo, dato che questa bevanda è la nostra preferita, per la quale siamo famosi in tutto il mondo. Memoria e facoltà mentali sono dunque rafforzate grazie al caffè. Il consiglio dei medici è quello di bere tre o massimo quattro tazzine al giorno.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.