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Salute e Benessere

Cioccolato fondente: quando fa bene e quando invece andrebbe evitato

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Redazione Inran

Che il cioccolato fondente faccia bene alla salute è ormai risaputo, ma in alcuni casi andrebbe evitato. Vediamo insieme perché e in quali situazioni.

Cioccolato fondente (Pixabay)

Il cioccolato è un alimento derivato dai semi del cacao ed è costituito dalla polvere di questi ultimi (o pasta di cacao), zucchero, burro di cacao (la parte grassa dei semi di cacao) e ingredienti facoltativi (come latte, aromi e nocciole).

Gli amanti del cioccolato possono sbizzarrirsi, poiché ne esistono di diversi tipi. Tra questi, il cioccolato fondente è quello più pregiato e meno calorico. Costituito da almeno il 45% di pasta di cacao, il cioccolato fondente fa bene alla salute perché è in grado di prevenire una serie di disturbi: dall’ipertensione alle patologie cardiovascolari, dalla depressione all’insonnia.

Il cioccolato fondente è anche in grado di proteggere dalle malattie cardiometaboliche, come il restringimento delle arterie e il diabete di tipo 2. Però è anche vero, anche se questo è meno risaputo, che il cioccolato fondente è sconsigliato in alcuni casi.

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In alcuni casi il cioccolato fondente è da evitare

Cioccolato fondente (Pixabay)

Il cioccolato fondente ha un’ottima fama perché è ricco di flavoni, sostanze ad azione antiossidante che presentano numerosi benefici per la salute, tra cui quella del cuore. I flavoni, infatti, possono ridurre la resistenza all’insulina, con una conseguente possibile riduzione del rischio di diabete. Tuttavia, non è vero che solo mangiando cioccolato è possibile evitare diabete e infarto, poiché è comunque necessario seguire una dieta e stile di vita sani.

Da non sottovalutare poi il fatto che il cioccolato può creare dipendenza, poiché presenta al suo interno una sostanza chiamata anandamide. Trattandosi poi di un alimento calorico (da 500 a 550 kilocalorie per 100 grammi), è bene consumarlo con parsimonia e a piccole dosi (non più di 30 g al giorno).

Il cioccolato contiene inoltre caffeina e teobromina, sostanze nervine che eccitano il sistema nervoso centrale e le qualità psichiche. Ecco perché  il suo consumo è controindicato in caso di tachicardia, allattamento e gravidanza. È anche sconsigliato  in caso di pseudoallergie alimentari, reflusso gastroesofageo e dermatiti atopiche infantili.

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In conclusione, il cioccolato fondente rimane comunque un alimento salutare per l’organismo, ma come in tutti i casi è giusto dosarne l’assunzione, altrimenti può essere nocivo, specialmente in situazioni particolari.
D’altronde sembrava troppo bello che una cosa così squisita potesse solamente fare bene, no? (Serena Ponso)

Redazione Inran