Mille lire Montessori, probabilmente la versione di questa banconota più amata in assoluto. Sapevate che può valere un bel pò? Controllate se l’avete a casa.
Le mille lire che raffiguravano Maria Montessori sono molto amate, non solo perché rappresentano le ultime in corso prima dell’avvento dell’euro. Di quella banconota piacevano la scelta della colorazione, con colori chiari e sgargianti, e con la raffigurazione della celebre educatrice, neuropsichiatra infantile e scienziata scomparsa in Olanda nel 1952.
Essendo state le ultime mille lire in corso, sono anche quelle che si ricordano di più da parte della maggior parte degli italiani. In particolar modo da chi negli anni ’80 e ’90 era bambino. La paghetta allora era rappresentata per la grossa dalla mille lire con la Montesssori, o da quella con su rappresentato il volto di Giuseppe Garibaldi.
E che componevano una accoppiata ideale con la duemilalire con Guglielmo Marconi e la cinquemila lire con Vincenzo Bellini. Poi alcuni fortunati potevano disporre anche del “deca”, la diecimila lire con Alessandro Volta. La mille lire ha visto ben otto iterazioni, alcune delle quali ben visibili in alcuni film d’epoca.
In diverse pellicole di Totò ad esempio è possibile ammirare “la Grande M”, un vero e proprio lenzuolone, entrato in corso nel dicembre 1897 e stampato per oltre mezzo secolo, fino al 1950, uscendo di corso tre anni dopo. La Grande M fu affiancata poi dal 1930 dalla versione delle 1000 lire “Regine del mare”.
Ecco quindi “L’Italia ornata di perle” dal 1947 e di dimensioni assai più ridotte, poi il biglietto con il volto di Giuseppe Verdi, stampato tra 1960 e 1981 in due tipi, e quella con Marco Polo. Il corso legale di quest’ultimo tipo di banconota è durato fino al giugno 1995.
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Arrivarono poi otto emissioni, dal 1990 al 1998, della 1000 lire con la Montessori sul fronte ed il ritratto dei “Bambini allo studio” realizzato nel 1918 da Armando Spadini. Questa banconota è valutata 50 euro ad unità, ed essendo ancora relativamente recente, non è impossibile pensare di averne più di un esemplare conservato in casa.
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Ma occorre che le condizioni di conservazione siano al massimo della qualità, senza strappi, pieghe e segni. In caso contrario il valore in numismatica cala fino a qualche euro.