Il Ministero della Salute ha ritirato un lotto di riso arborio per valori non conformi. Tutti i dettagli sul prodotto richiamato per gravi rischi per la salute.
Il Ministero della Salute ha ritirato delle confezioni di riso arborio per valori non conformi di tetrametrina, un potente insetticida. In via precauzionale, visti i gravi rischi per salute dei consumatori, il prodotto è stato sequestrato da tutti i supermercati. Si raccomanda di non ingerire il lotto indicato nella segnalazione e di riportarlo indietro al punto vendita di riferimento.
Il riso è uno degli alimenti più consumati in tutto il mondo. Ne esistono tantissime varietà: basmati, carnaroli, baldo, nero venere, arborio. Proprio quest’ultima categoria, appartenente alla famiglia dei chicchi superfini, è coinvolta in un ritiro alimentare. Il Ministero della Salute infatti ha richiamato un lotto di riso arborio a marchio Carpi per valori non conformi di tetrametrina.
Si tratta di un potente insetticida utilizzato per eliminare blatte, cimici, zanzare e rappresenta un grave rischio per la salute dell’uomo. Per questo motivo, gli organi competenti hanno indetto il sequestro, da tutti i supermercati, di alcune confezioni di riso arborio. Il lotto ritirato dal commercio è il numero 210105A, venduto sottovuoto in confezioni da 500 grammi ciascuna.
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I pesticidi si trovano ormai in ogni alimento di origine vegetale. Sono impiegati nelle coltivazioni non biologiche con scopi differenti. A seconda della tipologia di sostanza, essi hanno il compito di tenere lontane malattie infettive, parassitarie, fungine e insetti di ogni tipo. Alcuni di questi pesticidi sono da considerarsi estremamente pericolosi per la salute dell’uomo, motivo per il quale si raccomanda di consumare alimenti provenienti da agricoltura biologica e frutta e verdura di stagione. I pesticidi utilizzati più frequentemente nelle coltivazioni sono:
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Tra i più pericolosi e dannosi per salute dell’uomo il DDT e il glifosato. L’Unione Europea ha stabilito divieti per alcuni di essi e limiti ben precisi nell’impiego di alcuni anti parassitari per quanto riguarda le coltivazioni intensive. Solitamente, le aziende agricole hanno l’obbligo di indicare sull’etichetta espositiva tutti i pesticidi utilizzati, sebbene alcuni di essi riguardino solo la buccia di frutta e verdure, indicata semplicemente come “non edibile”. In questo modo i produttori si svincolano da ogni responsabilità circa il consumo dei loro prodotti.