No Bra, o anche ” Bra less” è il movimento contro l’uso del reggiseno, a metà tra l’essere un movimento femminista e un invito alla comodità
E’ nato durante il Lockdown, ed è seguitissimo in Francia ma sta conoscendo una sua diffusione anche altrove, ed è il No Bra o anche Bra Less: un movimento che, per le sue intenzioni ed inviti, vogliamo definire parzialmente femminista, parzialmente attento alla comodità e alla salute delle donne.
L’invito è infatti quello di deporre il reggiseno o comunque ad utilizzarlo molto meno: nasce non a caso durante il lockdown, quando le donne sono state libere di usarlo meno ed essere più comode in casa.
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No Bra: compromesso tra femminismo e comodità
Il reggiseno è visto qui come l’ennesimo strumento, imposto alla donna da una società paternalistica: esso è volto a coprire, sorreggere e, qualcuno dice, sessualizzare. La donna non è libera quindi di gestire il proprio corpo, allacciandosi sotto il seno questo indumento circa ogni giorno: chi dice che invece questo sia stato pensato per la comodità femminile dovrà essere smentito.
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Il reggiseno infatti sortisce l’effetto contrario di quel che si dice: impigrendo i muscoli del petto, ne sollecita la decadenza. Impedisce che la pelle traspiri e con difficoltà fa circolare il sangue. Quando dormiamo, inoltre, questo ci fa sentire come un senso di oppressione sul torace, ostacolando anche il sonno e il normale ritmo sonno-veglia.
Ammesso questo, perché dovremmo portare il reggiseno? per pudicizia contro uno sguardo che magari, posandosi su di noi, ci sessualizza? Per quella vecchia costruzione culturale che il reggiseno, non si è capito bene come ed in che modo, ci faccia bene? Più comode, più libere.