Vediamo come è possibile prendersi cura del proprio ciclamino e come moltiplicarlo per avere un balcone bello pieno e fiorito.
Il ciclamino è una bellissima pianta caratterizzata da un fiore rosato, fiorisce perlopiù in inverno ed è una pianta che va tenuta all’esterno. Ci sono metodi che possiamo utilizzare per moltiplicare i fiori del ciclamino, e quindi far crescere più piante. Il fatto che fiorisca d’inverno è un ottimo espediente per decorare i nostri balconi per renderli colorati anche nei periodi freddi. Esistono, inoltre, molte varietà del Cyclamen e infatti è possibile che i processi per moltiplicare questa pianta non funzionino.
Il ciclamino tradizionale, chiamato Cyclamen persicum è molto più difficile da moltiplicare, mentre il ciclamino dei boschi lo fa facilmente grazie ai semi prodotti dopo la sua fioritura. Quindi vediamo i due metodi che possiamo adoperare per aumentare i fiori del nostro ciclamino e avere quindi un balcone bello fiorito!
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Come moltiplicare il ciclamino per avere un balcone fiorito
1. Moltiplicazione dei semi. Questo metodo si fa a ciclamino fiorito. Dopo la fioritura, all’interno dei fiori del ciclamino ci sono delle piccole capsule rotonde dove all’interno ci sono i semini della pianta. Questi semi, vanno messi in acqua per un giorno intero e successivamente vanno posti nel terreno. Se tutto va per il verso giusto, la pianta di ciclamino, inizierà a crescere entro un anno.
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2. Moltiplicazione per divisione. Questo metodo è consigliabile farlo durante il periodo autunnale. Per prima cosa preparate il terriccio scavando un buco di circa 5 centimetri. Nella buca inserite poi il tubero del ciclamino. Estraete i bulbi (sono simili a patate) e puliteli dal terriccio. A questo punto, molto delicatamente, dovete tagliare i bulbi lasciando il nodo attaccato ad ogni bulbo. Da questo nodo infatti cresceranno le foglie. Ogni bulbo, va invasato e bisogna lasciare il nodo leggermente esposto sulla superfice del terreno. Quando andrete ad innaffiare, ricordate di bagnare solo il terreno e non direttamente il bulbo, altrimenti si rischia l’insorgenza di funghi e batteri.