Un ente francese per la difesa dell’ambiente ha analizzato 30 cosmetici individuandone delle sostanze pericolose tra cui interferenti endocrini.
Conoscere gli ingredienti dei cosmetici che acquistiamo è fondamentale per evitare problemi per la pelle e per la salute in generale. A questo proposito, Wecf, un ente francese per la difesa dell’ambiente, ha analizzato a campione 30 cosmetici rilevando la presenza di pericolosi interferenti endocrini al loro interno.
Il test sui cosmetici con possibili interferenti endocrini: tutte le sostanze da evitare
Quando si tratta di prodotti per la pelle, come i cosmetici, è fondamentale conoscere tutti gli ingredienti e le sostanze al loro interno. Spesso, infatti, convinti dalla notorietà (e dal costo eccessivo) del grande marchio, pensiamo di andare sul sicuro acquistando un determinato prodotto. Tuttavia per evitare situazioni problematiche per la pelle sarebbe meglio imparare ad evitare tutte le sostanze sospette e potenzialmente pericolose per la salute.
A questo proposito, un test francese ha analizzato 30 cosmetici tra cui fondotinta, bb cream, mascara ottenendo dei risultanti allarmanti. In particolare, il rilevamento di preoccupanti interferenti endocrini ha indotto l’Unione Europea a riflettere sulla necessità di bandire alcune sostanze classificate come estremamente pericolose. Tra queste le più comuni sono:
- BHT;
- butilfenil metilpropionale;
- benzil salicilato;
- etilesil metossicinnamato;
- metilparaben;
- ottocrilene;
- etilparaben.
Una particolare attenzione va rivolta non soltanto da parte di chi soffre di patologie tiroidee, ma soprattutto anche dalle donne incinte che, utilizzando questi prodotti con sostanze dannose, potrebbero mettere in serio rischio la salute del feto.
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Cosa mettiamo realmente sul viso: la lista completa delle sostanze preoccupanti nei cosmetici
Tra i marchi più noti e, inaspettatamente pericolosi, Chanel con il suo mascara con colorante nero CI 77266, potenzialmente irritante per gli occhi, e Vicky Dermablend con biossido di titanio e talco. Il test francese ha individuato 37 sostanze sospette sui 30 cosmetici presi in esame, tra cui 7 interferenti endocrini e 13 particelle dannose. Si tratta di allergizzanti, nanoparticelle, talco e la lista continuerebbe a protrarsi.
Ma cosa sono gli interferenti endocrini? L’OMS li definisce come: “sostanza o miscela esogena che altera una o più funzioni del sistema endocrino e di conseguenza provoca effetti negativi sulla salute di un organismo intatto”. Vediamo la lista completa degli interferenti endocrini e delle sostanze da evitare nei cosmetici che decidiamo di acquistare.
Biossido di titanio
Si tratta di un filtro UV autorizzato, nei cosmetici, soltanto al 25%. Può contenere coloranti ed è vietato nei prodotti soggetti ad inalazione polmonare. I rischi sono:
- danneggiamento del feto durante la gravidanza;
- penetrazione cutanea e all’interno di organi vitali;
- stress, tossicità e possibilità di cancerogenesi per inalazione.
BHT
E’ uno dei maggiori interferenti endocrini presente nei cosmetici e classificato come estremamente pericoloso dalla Commissione Europea. Alto potenziale di bioaccumulo ed ecotossicità per difficile smaltimento nell’ambiente. Gli interferenti endocrini possono causare lo sviluppo di: cancro, disturbi respiratori, cardiovascolari, riproduttivi, dello sviluppo, diabete e obesità.
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Fenossietanolo
E’ un conservante che fa parte della famiglia dei glicoleteri, consentito per l’1% di quantità nei prodotti leave-on, senza risciacquo come lacca e deodoranti. I pericoli sono:
- infertilità;
- disfunzioni ormonali;
- disturbi nello sviluppo del feto;
- inquinamento ambientale (soprattutto delle acque);
- disturbi agli occhi.
Benzyl Alcohol
Si tratta di un profumo/solvente consentito solo per lo 0,01%. E’ estremamente nocivo se inalato, irritante e allergizzante. Inoltre ha un alto livello di tossicità per l’ambiente e per i pesci.
Chlorphenesin
Conservante biocida appartenente alla famiglia del glicerolo organoclorurato è consentito fino allo 0,3%. E’ particolarmente irritante per gli occhi e pericoloso se inalato per via respiratoria. Ancora più gravi i rischi ecologici dovuti all’estrema tossicità della sostanza.