I ricercatori hanno da poco diffuso i dati relativi allo studio sui sintomi dell’assenza di sonno: dormire poco fa invecchiare prima.
I ricercatori hanno da poco diffuso i dati relativi allo studio sui sintomi dell’assenza di sonno: dormire poco fa invecchiare prima. Non solo fa invecchiare prima, ma l’assenza di sonno porta ad avere disturbi di salute. Questi disturbi, mano a mano che si invecchia, diventano sempre più dannosi. Una dormita sana è tutto ciò che il nostro corpo richiede, in modo tale da rigenerarsi dalle fatiche del giorno.
Lo stress quotidiano incide parecchio sul nostro organismo, ma non si tratta solo di stanchezza. Il nostro corpo ci richiedere di dormire le ore necessarie per rigenerarsi. La dottoressa Serena Sabatini, residente in UK, spiega come la scarsa qualità di sonno sia strettamente collegata all’invecchiamento. Usufruire di terapie del sonno non può che giovare, rallentando appunto il deperimento dei tessuti e il rischio di malattie.
Potrebbe interessarti anche → Spia della demenza: non solo la memoria, ma anche il corpo
Quasi 5000 individui, di età superiore ai 50 anni, sono stati osservati e studiati per effettuare questa ricerca. La ricerca, definita Studio Protect, aveva come scopo la protezione cognitiva delle persone, messa in relazione al loro riposo notturno. Per circa un anno si sono studiati i cambiamenti relativi alla memoria, all’energia dei muscoli e alle abilità intellettive, messi in relazione con la qualità del sonno.
Il risultato ha dato che le persone che hanno dormito male e poco sono invecchiate fisicamente e mentalmente. Il sonno quindi influisce direttamente sulla salute e può condurre persino a gravi problemi. Durante la dormita, movimento oculari rapidi (REM) e altri meno rapidi, si alternano continuamente, creando delle fasi del movimento oculare.
Queste fasi del sonno sono essenziali per la nostra salute, perché ci fanno recuperare energie, ci fanno espellere tossine e riorganizzano il nostro cervello. Inoltre, durante il sonno sono secreti e regolati diversi ormoni, come quello della crescita. Dormire significa anche riparare i vasi sanguigni, farlo male, perciò, potrebbe portare anche a contrarre infarti o ictus.
La privazione del sonno crea squilibrio e confusione anche al cervello. Riflettere e pensare è più difficile se si dorme poco. Chi dorme poco ha cali di attenzione e ha più possibilità di provare sensazioni ed emozioni negative. Il cattivo sonno influisce sulla salute, per questo bisogna agire sulla qualità e sulla quantità di ore dormite per restare in salute.
Dormire bene e per le giuste ore è importante per restare giovani e non invecchiare prima. Ad esempio, i sonnellini diurni non andrebbero fatti, in modo da recarsi a letto stanchi e assonnati la sera. Inoltre, anche una certa abitudine dovrebbe essere rispettata. Andare a letto sempre alla stessa ora è una buona cosa, per regolare il nostro corpo al suo orologio biologico e prepararlo alla dormita.
Prima di addormentarsi dovremmo poi evitare di fissare schermi e display. L’esposizione alla luce blu inibisce il rilascio di melatonina e crea squilibrio, impedendoci di dormire. Prima di addormentarci non dovremmo avere distrazioni, la preparazione alla dormita è di fondamentale importanza. Deve essere quasi come un rituale, in modo tale da poter rilassare i muscoli e la mente.
Potrebbe interessarti anche → Andare in bagno dopo aver bevuto caffè: perchè accade?
La temperatura della camera da letto è un altro passo importante, perché il nostro corpo, nel sonno, abbassa di due gradi la sua temperatura. Mantenere una temperatura dell’ambiente intorno ai 18° sarebbe l’ideale. Il buio è essenziale, perciò si dovrebbero evitare luci di ogni tipo. Così come sarebbe meglio evitare caffè e alcolici durante la sera, o anche i pisolini sul divano, mentre si sta guardando un film.