Pizza gourmet? Non proprio: i carabinieri hanno sanzionato 5 pizzerie gourmet con un maxi sequestro di margherite. Cosa c’era dentro.
I carabinieri per la tutela agroalimentare hanno sanzionato cinque titolari di rinomate pizzerie gourmet procedendo ad un maxi ritiro di margherite e prodotti vari. Le forze dell’ordine, dopo un precedente blitz chiamato Margherita Due, hanno rinvenuto ulteriori irregolarità per quanto riguarda la presentazione degli ingredienti e la loro tracciabilità. Vediamo i dettagli.
Pizza gourmet o pizza da incubo? Il maxi sequestro di margherite, cosa c’era realmente dentro
Il 16 novembre, prendeva il via il blitz Margherita Due, in cui i carabinieri per la tutela agroalimentare hanno sanzionato, per un totale di 12.000 euro, dodici titolari di rinomate pizzerie gourmet. Si trattava di grandi nomi che attiravano, all’interno dei loro locali, tantissime persone. Tuttavia, le forze dell’ordine hanno denunciato per frode queste pizzerie.
Dopo Margherita Due, i carabinieri hanno denunciato altri cinque titolari di pizzerie gourmet. Questa volta, hanno rinvenuto delle irregolarità preoccupanti per quanto riguarda l’indicazione di allergeni, non dichiarati, la rintracciabilità degli alimenti e la presentazione dei prodotti al consumatore.
Le forze armate hanno proceduto quindi ad un maxi sequestro di margherite e al ritiro di 45.000 chili di prodotti vari utilizzati nella loro preparazione e considerati inadatti. Ma cosa c’era realmente dentro? Per realizzare queste pizze gourmet, i 5 titolari denunciati utilizzavano prodotti non iscritti al circuito tutelato e quindi dannosi, non a norma di legge. Questo nonostante fosse dichiarato l’impiego di prodotti dop e igp nella preparazione delle varie tipologie di pizze.
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Margherita Terza, il blitz dei carabinieri
Dopo i controlli delle ultime settimane da parte dei militari, sono emerse delle difformità in 5 note pizzerie gourmet. I carabinieri hanno proceduto dunque al maxi sequestro di margherite, spacciate come gourmet, e al ritiro di 45.000 chili di prodotti vari. I titolari a capo dei locali sono stati inoltre denunciati per un totale di 9.500 euro di multa. Pizza gourmet? Piuttosto pizza da incubo, visti gli ingredienti che c’erano all’interno dei prodotti.
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Chiusi 5 famosi locali in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Campania per “irregolarità nella presentazione dei prodotti al consumatore, sulla rintracciabilità degli alimenti e l’indicazione degli allergeni.” Infatti nonostante le indicazioni dell’impiego di ingredienti dop e igp, i titolari utilizzavano prodotti non a norma di legge, mettendo in serio rischio la salute dei clienti.