Il morbo di Alzheimer è una malattia sempre più diffusa, ma ora alcuni medici potrebbero aver trovato la causa scatenante.
Il morbo di Alzheimer è una malattia sempre più diffusa, ma ora alcuni medici potrebbero aver trovato la causa scatenante. Definita anche come una forma di demenza senile, questa malattia ha origini misteriose che sono tutt’oggi oggetto di studio in tutto il mondo. Ogni anno, i casi di malati sono in aumento.
Se fino ad oggi la comunità scientifica collegava la demenza senile all’accumulo di placca amiloide nel cervello, ora c’è una nuova scoperta. È stata riscontrata a Riverside, cittadina della California, una causa inedita che scatena il morbo di Alzheimer, e che potrebbe esserne la causa principale.
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La causa del morbo di Alzheimer, sensazionale scoperta scientifica
Le placche dell’amiloide sono cumoli di proteine misfolded che si formano in spazi tra le cellule nervose. Questo è da sempre sostenuto dalla comunità scientifica, ed è vero, ma grazie alla ricerca californiana, oggi possiamo parlare anche di altro. Oltre alle placche, tra le cause pare esserci il rallentamento nella capacità delle cellule di autopulirsi.
Per quanto riguarda le placche però, non sempre sono associati sintomi di demenza, afferma il professor Ryan Julian. Per questo motivo, non sono sufficienti, da sole, a causare il morbo di Alzheimer. Ma la causa è da ricercare altrove. Invecchiando, rallenta il processo di pulizia delle cellule. Questo processo è chiamato autofagia cellulare.
Stratta di un meccanismo di rimozione selettiva dei componenti cellulari e garantisce un riciclo costante di cellule sane. Gli scienziati americani stanno studiando questo fenomeno, e ciò potrebbe essere associato alla demenza senile. Il digiuno e l’attività fisica, ad esempio, aiutano il processo di autofagia, espellendo tossine dal corpo e rigenerando i tessuti, e sono sempre consigliati per combattere il degrado mentale.
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Il team californiano ha studiato a fondo la proteina tau, capace lasciare in equilibro i microtubuli. Se questa muta, comporta gravi conseguenze sul nostro cervello e conduce alla demenza. È stato scoperto che le persone con maggiore accumulo di proteina tau sviluppano sintomi di degrado cerebrale, tra cui appunto il morbo di Alzheimer. Anche se lo studio deve essere ancora confermato, tuttavia, è una base su cui partire per fare luce su questa misteriosa malattia.