Mangiare da solo? Potrebbe peggiorare notevolmente la tua salute: ecco quali sono i motivi e cosa si rischia nel consumare i pasti in solitudine
Attorno alla tavola sono stati costruiti una miriade di simboli: la tavola è diventata simbolo di unità, di famiglia, di focolare domestico. Così come mangiare da soli ha nel corso del tempo assunto la valenza negativa di solitudine e tristezza. Si è, ad oggi, cercato molte volte di demistificare questo momento: ci si è convinti che non ci sia poi nulla di male nel mangiare soli, che va bene così.
E se a livello sociale questo può essere anche vero, ossia che nell’essere soli non c’è nulla di male, che l’essere umano sarà pure un animale sociale ma certo non può vivere sempre in branco, d’altra parte la nostra salute ne risente veramente a livello medico. Vediamo in che senso.
Ti potrebbe interessare anche->Depressione da Social Network: ora minaccia anche gli adulti
Mangiare da solo, aumenta i rischi di depressione e obesità
Perché mangiare da soli ci fa male? La risposta apre spiragli di riflessione al limite dell’inquietante: perché ci controlliamo meno. Ergo, mangiamo peggio. Gli altri servono come da argine, da controllo, anche se involontario. Quando siamo soli mangiamo o molto di più o molto di meno. Non è tutto: non solo mangiamo sbagliando le quantità ma spesso anche la qualità. La tentazione dello junk food è forte: magari ci scocciamo di cucinare solo per noi e quindi andiamo di fast food.
Ti potrebbe interessare anche->Mani e piedi freddi, come agire per risolvere questo consueto inconveniente
Questo aumenta il rischio di obesità e malattie cardiovascolari, soprattutto negli uomini. Diverso è invece il discorso per le donne anziane che tendono, se sole, a tralasciare quasi o del tutto i pasti: per loro il rischio di esporsi a diverse malattie è più alto che per gli uomini.