Si avvicina il gong per il versamento di questo tributo, ma per fortuna sussiste l’esenzione Imu. Chi sono i fortunati che non dovranno sborsare un euro.
Esenzione Imu, un paracadute che farà modo a diversi cittadini di non dover versare l’imposta entrata in vigore con il governo tecnico anti-crisi con a capo Mario Monti nel 2011. Le cui politiche però propesero per un percorso “lacrime e sangue”, con la famigerata riforma Fornero per quanto riguarda le pensioni e con la concezione di questa tassa, l’Imposta municipale propria, legata alla prima casa.
Il tributo è sopravvissuto fino ad oggi ma esiste una esenzione Imu che permetterà ad alcuni di non doversi preoccupare della scadenza fissata al 16 dicembre 2021. Una data entro la quale doversi mettere in regola versando la seconda rata oppure tutto l’importo.
C’è da dire che solamente fino al 2013 tale imposta gravava sulle prime case mentre poi ha riguardato le seconde abitazioni. L’esenzione Imu riguarda certe categorie ben precise di immobili. Quindi bisogna controllare la categoria catastale di appartenenza.
A pagare la tassa saranno:
E proprietari di:
Poi c’è l’esenzione Imu che scatta invece per gli immobili che ospitano teatri, cinema e sali spettacolo in generale, oltre a quelli che fanno parte della categoria del catasto D/3. Saranno esentati anche i contribuenti che abitano in zone a rischio sismico.
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Nella fattispecie coloro che hanno abitazioni danneggiate dai terremoti avvenuti in Lombardia e Veneto (2012), in Emilia Romagna (2012 e 2017), Lazio, Umbria e Marche (2016) e Capri (2017). Per qualcuno che ha già versato la prima rata è previsto un rimborso.
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E per finire sono esentati anche i pensionati non residenti, mentre una recente sentenza del novembre 2021 ha stabilito che il sotterfugio che vedeva le coppie di coniugi dividersi le abitazioni risultando uno residente in una casa e l’altro in un’altra non sarà più valido.