La Commissione Europea per la salute ha vietato l’utilizzo delle stoviglie di bambù in quanto potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo.
In Italia, come in altri paesi d’Europa, le stoviglie in bambù sono dichiarate illegali. Questo perché si tratta in realtà di oggetti in plastica con polvere di bambù miscelata ad una resina tossica. Tali materiali, come da regolamento europeo, sono inadatti al consumo alimentare in quanto estremamente pericolosi per la salute dell’uomo. Tutti i dettagli.
Stoviglie di bambù: attenzione a formaldeide e melammina
Oggi giorno, sempre più persone optano per una rivoluzione green delle proprie abitudini quotidiane, come ad esempio la sostituzione delle stoviglie in plastica usa e getta. La plastica è infatti uno dei materiali maggiormente inquinanti e di difficile decomposizione. Un recente studio ha analizzato i tempi di degradazione della plastica, sostenendo che per smaltire completamente una busta o una bottiglia in plastica occorrono dai 10 ai 30 anni.
Le cose peggiorano se questi materiali finiscono in acqua, dove i tempi di decomposizione si allungano fino a 450 anni. In parole povere, i polimeri che componevano tali oggetti si slegano mischiandosi alle acque solo dopo un lungo lasso di tempo. E, tuttavia, gli scienziati non sono sicuri che, trascorso questo periodo, la plastica non sia più inquinante.
Per questo motivo, molte persone scelgono delle stoviglie in bambù riutilizzabili in modo da evitare gli sprechi. In realtà, il 90% dei materiali in bambù messi in vendita sono costituiti da plastica e polvere di bambù mischiata ad una resina composta da melammina e formaldeide. Queste due sostanze sono possibilmente cancerogene per l’uomo in quanto migrano negli alimenti andando a danneggiare le funzioni neurologiche, la crescita e il sistema riproduttivo dell’uomo.
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Oggetti in bambù: il falso mito della rivoluzione verde
Molti paesi del nord Europa come Svizzera, Francia, Danimarca, Germania e anche l’Italia si sono adoperati per la sostituzione degli oggetti in plastica non degradabili con materiali più naturali e sostenibili. Tuttavia, in commercio spesso si vendono oggetti, come stoviglie in bambù, che in realtà sono composti da plastiche e resine inquinanti e tossiche. Per questo motivo, valutati i rischi per la salute dell’uomo, la Commissione Europea ha deciso di bandire e dichiarare illegali queste false stoviglie in bambù cancerogene.
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Come si legge nel regolamento: “La plastica si degrada e la melammina e la formaldeide possono migrare negli alimenti in quantità rischiose”. Questi prodotti non vanno assolutamente confusi con le stoviglie realizzate interamente in bambù, senza l’utilizzo di plastiche o resine inquinanti. L’importante dunque è riconoscere i materiali puri e naturali che mantengono la loro struttura inalterata, senza pericolo di migrazione di sostanze tossiche negli alimenti.
Sophia Melfi