Si tratta di una vecchia tradizione popolare, quella della pagnotta porta-sfortuna, simbolo di sventura: il pane non dovrebbe mai essere servito capovolto.
Si tratta di una vecchia tradizione popolare, quella della pagnotta porta-sfortuna, simbolo di sventura: il pane non dovrebbe mai essere servito capovolto. Un’usanza che affonda le radici in tempi antichissimi, quando ancora si credeva e si onoravano certi valori, oggi quasi del tutto scomparsi.
Non tutti la conoscono, anzi, questa tradizione è stata un po’ dimenticata nel tempo, ma i più anziani forse se ne ricorderanno. Secondo le credenze popolari, servire una pagnotta di pane rovesciata non solo è da maleducati, ma è una vera offesa. Il pane capovolto è simbolo di sventura.
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Pane capovolto simbolo di sventura: la leggenda dei boia
Non solo prendere il pane a poggiarlo in tavola rovesciato porta sventura, ma soprattutto servirlo e addirittura tagliarlo da girato è simbolo nefasto. La pagnotta porta-sfortuna è una credenza molto vecchia che ha una duplice origine.
Da una parte c’è il simbolo religioso: il pane rappresenta il corpo di Cristo, perciò servirlo capovolto è un offesa alla fede. Dall’altra parte c’è la storia di mezzo, quando il pane identificava un preciso simbolismo dei fornai francesi del medioevo.
Da millenni il pane è fonte di alimentazione primaria dell’uomo, ed è stato sempre al nostro fianco in tutta l’evoluzione umana. Il pane è alimento sacro sin dai tempi più antichi, a questo sono affidate leggende e simboli. Tra le leggende che si raccontano e legate proprio all’utilizzo del pane, c’è quella legata ai Boia, risalente alla fine del medioevo, sempre in Francia. Si narra che i fornai dell’epoca preparassero pane di scarsa qualità per tutti i boia, personaggi temuti e dalla brutta reputazione.
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Quando il re Carlo VII promosse l’editto secondo il quale il pane sarebbe dovuto essere venduto delle stessa qualità per tutti i cittadini, boia compresi, i fornai obbedirono. Questi però escogitarono un modo per infangare i boia, servendo loro pagnotte di pane rovesciate, proprio in segno di protesta. Ed è a questo punto che ai boia, losche e temute figure, il re imporrà di indossare il cappuccio, in modo tale da non essere identificati durante il lavoro.