Ragù, la ricetta come la farebbe Antonino Cannavacciuolo: eccovela spiegata benissimo così che anche voi potrete diventare provetti chef!
Si chiama Antonino Cannavacciuolo ma di -ino ha solo il nome: grande chef, grande uomo dalla manata portentosa. Celebri sono rimaste le sue energetiche pacche sulla schiena. Insomma, di Cannavacciuolo amiamo non solo che sia uno chef provetto ma che sia, nel corso degli anni, sempre riuscito ad essere allegro, spiritoso. Ha costruito anzi, attorno alla sua bravura, un vero e proprio personaggio: quello dello chef ed uomo un po’ burbero ma sostanzialmente bonario.
Oggi vogliamo raccontarvi una ricetta delle sue, tanto amata, il ragù con le costine. Lo chef infatti racconta “Voglio raccontarvi di quelle domeniche mattina, quando a svegliarmi era il profumo del ragù di mamma. Un profumo che non scorderò mai! Oggi voglio condividere questo splendido ricordo assieme a voi…”
Insomma, messa in moto la macchina del tempo, non ci rimane che saltare su!
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Il ragù secondo Antonino Cannavacciuolo
Vi serviranno:
- Pomodori pelati
- una cipolla bianca
- vino rosso
- alloro quanto basta
- costine di maiale ( 550 grammi, oppure regolatevi voi rispetto a quanti siete a pranzo)
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Dovete per prima cosa marinare le costine: questo implica necessariamente che prima le abbiate pulite, tagliandole parallelamente all’osso. Mettetele a soffriggere in una pentola finché non si saranno indorate, a questo punto aggiungete il peperoncino e la cipolla. Mi raccomando, fate sì che la cipolla non sia tagliata in grossi blocchi.
Aggiungiamo i pomodori e sfumiamo col vino. I tempi di cottura sono molto lunghi: sulle cinque ore. A questo punto aggiungete la fogliolina d’alloro e staccate la carne dall’osso: bon appetit!
Serena Garofalo