E’ ormai la stagione del raffreddore: non sarà la fine del mondo ma quanto è fastidioso? Ecco quindi quello che devi sapere sul malanno autunnale
Naso gocciolante, occhi rossi e lacrimanti, vie respiratorie completamente inagibili, vitalità meno di zero: insomma non sarà la fine del mondo ma non è neanche il trionfo dell’allegria. Neanche un po’. Soprattutto quando, raffreddore a carico, dobbiamo comunque far fronte alle lunghe giornate che ci si prospettano.
Non basta allora imbacuccarci all’inverosimile, farci coraggio: vorremmo proprio sapere come sia possibile, se è possibile, ammalarci di nuovo, in futuro. Eccovi serviti, raffreddati di tutto il mondo: ecco qualche consiglio universale su come diminuire le possibilità di raffreddarvi in futuro.
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Ricordate una massima generale: molte volte, i malanni di stagione li prendiamo non tanto per il freddo quanto perché, durante la stagione fredda, più spesso tendiamo a stare in ambienti chiusi dove germi e batteri viaggiano più comodamente, essendoci distanze inter-personali ridotte. Questo non vuol dire che siate autorizzati a girare in maniche di camicia mentre fuori il termometro segna meno tre, lì ve la siete cercata. Se siete obbligati agli spazi chiusi, indossate la mascherina: anche se ora i tempi vi obbligano!
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Un altro consiglio spassionato è di consumare molta frutta e verdura: potrebbe sembrare il consiglio della nonna ma evidentemente nonna ha ragione. Le verdure e la frutta contengono fibre e vitamine che riescono a far star su l’organismo, con le loro proprietà anti-ossidanti e anti-infiammatorie. Sono anche molto semplici da integrare nella dieta: basterà consumare una spremuta d’arancia al mattino, aggiungere una porzione di verdura cruda o cotta durante i pasti.
Lo abbiamo imparato con la pandemia: le mani vanno pulite. Se con le mani sporche vi strofinate naso, occhi e bocca avrete dato libero accesso ai batteri.
Serena Garofalo