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Una soluzione all’insonnia? la digitopressione

Pubblicato da
Serena Garofalo

Insonnia: la digitopressione può risolverla. Questa pratica orientale può scrivere la parola fine ai nostri disturbi del sonno

digitopressione esercitata sulla mano (pixabay)

Quelle interminabili notti in cui gli occhi si asciugano di sonno e rimaniamo impassibili a fissare il soffitto. “Devo dormire” pensiamo, compromettendo così anche l’ultima speranza di dormire, soffocandoci sotto il peso di quel devo.

La mattina siamo più stanchi di prima, pallidi e smorti, con zero voglia di fare le cose. L’insonnia insomma, specie se trascinata per un periodo, diventa seriamente un rischio per lo svolgimento della nostra routine. Le abbiamo provate, nel tentativo di risolverla, tutte: camomille, respirazioni, melatonina e botte in testa. Niente, non funziona. Ma avete mai sentito parlare della digitopressione?

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Una soluzione all’insonnia: ecco la digitopressione

uomo assonnato (pixabay)

La digitopressione viene con furore dall’oriente ed è una pratica simile all’agopuntura: si tratta di esercitare una leggera pressione su alcuni punti terapeutici per facilitare lo scorrere dell’energia di guarigione. A seconda delle patologie e delle problematiche, il punto da sollecitare sarà diverso.

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Si possono stimolare diversi punti: il primo è collocato tra le sopracciglia, al centro della fronte. In orientale il nome è Laogong, il palazzo del lavoro. Potete stimolarlo anche quando vi trovate generalmente in situazioni di ansia e stress. Un altro punto è individuabile se abbassate il medio: premete lì leggermente per qualche secondo e ripetete di nuovo.

Altri punti sono sul polso e dietro la testa, all’altezza delle orecchie. Una buona pratica sarebbe riuscire a eseguire questi massaggi almeno una volta al giorno, per dedicare un po’ di tempo a noi, cercando di stare un po’ meglio.

Serena Garofalo

Serena Garofalo