Ictus, il pericolo viene anche dai cibi che mettiamo a tavola: alcuni possono aumentare le probabilità che abbiamo di incappare in questo male
L’ictus è una delle cause più frequenti di morte in occidente. Ne esistono di due tipi: l’ictus emorragico si verifica quando si rompe una vena nel cervello e il sangue invade i tessuti circostanti. L’ictus ischemico si verifica quando si crea un’ostruzione di una vena che porta il sangue al cervello, provocando una rottura e un mancato apporto di ossigeno.
Diversi studi rivelano che tra l’ictus e il regime alimentare sussista una correlazione abbastanza forte: il pericolo, insomma, può venire anche dalla tavola. Un motivo in più per mangiare bene e fare attenzione a cosa portiamo sulle nostre tavole.
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Cibi e ictus: la correlazione dimostrata
Uno studio recente condotto dall’American Heart Association 2021 ha coinvolto più di cento persone, seguendole per molti anni. Ogni quattro anni è stato chiesto loro di fornire informazioni dettagliate sullo stile alimentare che stavano in quel momento seguendo: se inizialmente nessuno di loro presentava segni di malattia, alla fine l’incidenza di ictus non è sembrata casuale.
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Chi aveva consumato un certo tipo di carne, infatti, era stato maggiormente soggetto all’incidenza di ictus. Quali sono quindi i cibi a rischio? La carne rossa, la carne rossa lavorata e in generale i grassi di origine animali. Chi consuma invece pesce, molta frutta e verdura, frutta secca quotidianamente vede ridotto il rischio di ictus almeno del 20 percento.
A un’alimentazione equilibrata, associamo sempre una vita in movimento e dinamica, con un’attività fisica regolare e calibrata, per ridurre al minimo le possibilità di stare male.
Serena Garofalo