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Declino cognitivo e demenza: il test da fare dopo i 40 anni

Pubblicato da
Andrea Cerasi

I 40 anni mettono paura, rappresentano la seconda parte di vita: è qui che il corpo inizia il declino cognitivo e fisico. Ecco il primo test da effettuare.

Allenare la mente è importante per mantenerla sana 8foto da Pixabay)

I 40 anni mettono paura, rappresentano la seconda parte di vita, ed è qui che il corpo inizia il declino cognitivo e fisico. Ce ne accorgiamo giorno dopo giorno, i muscoli meno elastici, facciamo maggiore fatica per svolgere le azioni quotidiane, arrivano i primi dolori. Cala anche la soglia di attenzione.

Arrivati a questa età la memoria inizia a fare brutti scherzi: piccolissime avvisaglie, ma è il cervello che invecchia, come del resto tutto il corpo. Per capire i primi segnali di decadimenti cognitivo è stato inventato in Inghilterra questo test, si chiama CognICA, capace di determinare il processo di invecchiamento del nostro cervello.

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Come si interpreta il test sul declino cognitivo e sul principio di demenza senile

Un test per capire il livello di salute del cervello (foto da Pixabay)

Sviluppato a Londra, il test fornito da CognICA è stato approvato in tutto il resto d’Europa. I medici lo utilizzano per le prime assistenze, per capire il livello di degrado cognitivo dei pazienti. Questo tipo di test è molto più veloce rispetto a quelli più tradizionali, perciò ha modificato e rivoluzionato lo studio dei fattori di declino umano.

L’elevata sensibilità nel rilevamento del declino mentale nelle sue prime fasi garantisce la possibilità di interventi tempestivi. Inoltre, stimola al cambiamento dello stile di vita, se questo è scorretto, e in aggiunta dà la possibilità di farlo online.

Il formato digitale permette di essere diffuso in tutto il mondo e di essere tradotto in tutte le lingue. Per questo motivo si può fare da soli e in casa, senza prenotare visite e senza appoggiarsi a un medico. Ma come funziona?

Sul display del PC troviamo alcune immagini che si muovo a ritmi veloci. Il compito è quello di distinguerle e associarle a determinati animali. Più veloce è il tempo di reazione e più è sintomo di cervello funzionante e sano.

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Secondo gli studi, una mente in salute può codificare numerose immagini relative ad animali in pochi millesimi di secondo. Questo test è funzionale ed efficace per capire i primi disturbi del cervello. Prima si riconoscono i segni di degrado mentale e prima si può agire tempestivamente con le cure adatte.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.