La strana ricetta della birra fritta: è un colpo di genio o più follia? Vediamo di cosa si tratta e lasciamo ai posteri l’ardua sentenza
La birra piace a tutti, tutti. Tanto vario è il panorama internazionale delle birre, sia artigianali che industriali, che è davvero improbabile non trovare qualche stile che si adatti ai nostri gusti: che ci piacciano amare, dolci o acide, queste bevande possono davvero accontentare chiunque.
I birrifici non a caso lavorano incessantemente, tra perfezionismo e innovazione. Tuttavia l’invenzione probabilmente più stravagante degli ultimi tempi in questo campo non viene da un birraio ma da un barista ed è la birra fritta.
Siamo nel Texas e Marckle Zamble sta pensando a come innovare un po’ il menù del suo bar. L’idea, stravagante come solo quelle dei bambini possono essere, viene infatti al figlio dell’uomo. E Marckle, come ogni papà innamorato perso della propria prole, a quell’idea lavora. E ci lavora tre anni fino ad arrivare al sapiente connubio: un raviolo di Pretzel con della Guinness al suo interno. Si trattava di trovare infatti un alimento che non si sfaldasse durante la cottura e una birra che non cambiasse il suo sapore.
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Altro punto cruciale è stato trovare le giuste tempistiche per far friggere tutto: 20 secondi nell’olio bollente, non uno di più. Chi l’abbia provata dice che la sensazione è quella di sue sapori che rimangono distinti, esattamente come mangiare e poi bere.
Che vi piaccia o no, questo stravagante stuzzichino ha vinto nel 2010 il premio State Fair del Texas. E voi, la provereste, questa famigerata birra fritta?
Serena Garofalo