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Piante grasse, il trucco per innaffiarle senza farle mai morire

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Dare troppa acqua, o troppa poca, è letale per le piante grasse che abbiamo in casa. Con questo metodo però ce ne prenderemo cura nel modo migliore.

Piante grasse come innaffiarle Foto dal web

Piante grasse, tanto carine da vedere quanto delicate da curare. Prendersene cura è un qualcosa che non va preso alla leggera. E non di rado compiamo degli errori tali da pregiudicare il loro stato. Lo sbaglio più frequente consiste nel non sapere le dosi giuste ed i tempi richiesti per innaffiarle.

Le piante grasse hanno bisogno infatti del giusto quantitativo di acqua. Ma anche il modo in cui le innaffiamo richiede grande cura. Non dobbiamo mai farlo dall’alto, è una cosa che va evitata. Lingue di suocera, cactus, agave, mammilaria e quant’altro necessitano di essere invece innaffiate alle radici. In questo modo prelevano da sole il quantitativo di acqua di cui hanno bisogno.

Un modo infallibile per non dare loro né troppa acqua né troppa poca consiste nel mettere in pratica la innaffiatura ad immersione. Per attuarla è necessario avvalersi di una bacinella e posizionare al suo interno i vasi con le nostre piante grasse.

Aggiungiamo dell’acqua fino a massimo un paio di centimetri dai bordi dei vasi delle piante. Poi, trascorso circa un quart’d’ora, solleviamo ognuna e scoliamola prima di rimetterla al posto nel piatto di ciascuna. Questo eviterà alle radici di marcire.

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Piante grasse come innaffiarle Foto dal web

La tecnica dell’innaffiatura ad immersione è molto consigliata nel caso in cui le vostre piante siano repellenti all’acqua, inconveniente che può capitare quando le radici finiscono con l’avvolgere il vaso lasciando poco terreno. Senza contare come questo metodo faccia in modo che le piante assorbano esattamente il quantitativo giusto di acqua del quale necessitano.

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Dopo avere acquistato una pianta ricordatevi di rinvasarla perché le radici cresceranno e la pianta stessa aumenterà. Questo è un procedimento che andrebbe fatto tra marzo ed aprile, evitando sottovasi che tendono a creare il ristagno di acqua

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I vasi in terracotta od in plastica fanno evaporare l’acqua con più lentezza. Di conseguenza dovrete dosare le innaffiature. Le piante vanno poi tenute evitando che entrino in contatto tra loro, per evitare eventuali contagi.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.