Uso dei termosifoni nel pieno del rispetto dell’ambiente? Si può fare: ecco un metodo che pesa poco sul globo e sul portafoglio
Avere un ambiente domestico adeguatamente riscaldato può essere una necessità: soprattutto con il meteo avverso di questi ultimi giorni, con le temperature ormai basse e le frequenti piogge. Sappiamo però quale impatto abbiano questi sull’ambiente: sono degli inquinanti belli e buoni.
Non è un caso se durante l’Autunno e l’Inverno i tassi di inquinamento tendono decisamente a salire. Altra cosa che sale è il prezzo delle bollette che paghiamo: già questo semestre andiamo incontro alla famosa stoccata su gas e luce. Insomma, si salvi chi può! Esiste un metodo che possa farci avere un ambiente caldo, rispettando per quanto possibile l’ambiente? E che, sempre possibilmente, possa alleviarci un po’ le bollette?
Sì, esiste. Andiamo a scoprire quale.
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Uso dei termosifoni nel rispetto dell’ambiente: una strada percorribile
Seppure il buon senso ci porti a pensare che la soluzione sia tenerli spenti il più possibile, questa strada è decisamente poco percorribile ed anzi, provoca l’effetto opposto. Provate a pensare: dobbiamo riscaldare la casa. Accendiamo dal nulla i termosifoni: la fatica che farà l’impianto sarà enorme. Più l’escursione termica tra dentro e fuori sarà grande, più energia ci vorrà a riscaldare l’ambiente. Senza contare che, pure quando la superfice dei termosifoni sarà bollente, le pareti di casa saranno ancora fredde, visto che non avranno ancora assorbito il calore.
L’ideale sarebbe perciò lasciare ad un minimo la temperatura per un po’ per poi alzarla quando si è in casa. Così facendo l’ambiente si riscalderà più rapidamente e con minor sforzo energetico. Questo non vuol essere un suggerimento a mantenere costantemente alta la temperatura delle vostre case ma a mantenerla, semplicemente, costante, evitando gli sbalzi.
Serena Garofalo