C’è una leggenda che dice di portare in tasca una castagna per evitare il raffreddore. Da cosa deriva? Che cosa c’è di vero? Le risposte.
Le castagne sono l’alimento preferito di tante persone quando arriva l’autunno. Arriva il freddo, è vero, ma con lui arriva anche quel delizioso odore di caldarroste che si diffonde nell’aria. È la stagione in cui ce ne sono in abbondanza e le persone fanno a gara per andarle a prendere nei chioschetti che le hanno già pronte e belle calde, oppure nei negozi per prepararle con attenzione a casa, ognuno con una tecnica diversa.
Ma c’è una leggenda che riguarda le castagne, molto antica che però ricorre anche nei nostri giorni: portare una castagna in tasca può aiutare ad evitare il raffreddore. Si tratta di un’antica credenza popolare che diceva di portare nella tasca dei pantaloni o della giacca una castagna per non ammalarsi.
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La castagna protagonista di questo detto è la castagna matta, frutto dell’ippocastano, altamente tossica e nociva se ingerita dall’uomo. Questo è molto importante da sottolineare e da ricordare. Può portare anche alla morte. Ma, se tenuta in tasca, in molti credono ancora oggi che tenga lontani i malanni di stagione. Ecco qui di seguito tutti i dettagli.
Portare una castagna in tasca: la leggenda per evitare il raffreddore
Alla base di questa credenza c’è l’usanza dei contadini di macinare le castagne, frutto dell’ippocastano, per darle da mangiare ai cavalli. In questo modo erano convinti di tenerli al sicuro da asma e raffreddore. Ma, dal momento che per noi questo tipo di castagna è tossica, allora si è diffusa l’usanza di tenerla comunque in tasca per combattere i malanni di stagione.
Ma è davvero possibile che possano essere in grado di proteggerci dai virus? Non c’è nessuna base scientifica a sostengo di questa leggenda. Si tratta semplicemente di una credenza popolare. Certo, tenere in tasca una castagna non ci costa nulla.
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Ad ogni modo, fate sempre attenzione a distinguere bene le castagne dell’ippocastano e del castagno europeo. Le prime sono tossiche, le seconde sono molto buone da gustare in compagnia, calde, durante una buona cena tra amici o familiari.