Giornalismo in lutto. È morto Giampiero Galeazzi, il noto cronista aveva 75 anni: una vita spesa per lo sport e il suo racconto. L’annuncio su Twitter.
Lutto nel mondo del giornalismo. È morto Giampiero Galeazzi, il giornalista sportivo aveva 75 anni. A darne l’annuncio sui social amici e colleghi, in primis Massimo Caputi, poi Clemente Mimun e gli altri con cui ha condiviso una vita sportiva e giornalistica. Celebre il suo modo di raccontare gli avvenimenti, con quella verve inimitabile che solo lui riusciva a tirar fuori: gli Scudetti in Serie A, le imprese italiane nel canottaggio, il ciclismo. Negli anni Novanta e anche nella prima parte del Duemila, il suo nome era una garanzia.
Leggi anche – Olio d’oliva, un nuovo studio rivela che può prevenire l’ictus
Giornalismo in lutto: muore Giampiero Galeazzi
Quella che resta ancora oggi quando pensiamo a un certo modo di raccontare lo sport e la cronaca: piglio sferzante, voce inconfondibile. Lascia un vuoto incolmabile, anche se ormai erano parecchi anni che aveva lasciato il lavoro per dedicarsi a sé stesso e alla malattia contro cui lottava strenuamente.
Ciao Giampiero #Galeazzi, unico e inimitabile Rip pic.twitter.com/zxqkspsCYI
— Massimo Caputi (@MassimoCaputi) November 12, 2021
Oggetto anche di tante parodie, la più celebre e fortunata quella di Nicola Savino durante gli anni di Zelig, che il cronista aveva sempre accettato di buon grado. Un excursus il suo fatto di gavetta e affermazione, che l’ha portato poi a diventare uno dei volti più conosciuti nel settore: al punto che il suo soprannome, “Bisteccone”, divenne iconico. Accezione positiva di uno stile, un taglio e un approccio all’informazione forse in disuso, ma comunque senza tempo. Il mondo della carta stampata e del Web si stringe attorno alla famiglia del cronista. Innumerevoli sono i momenti scanditi dalla sua impronta, resteranno indelebili nella mente di molti. Appassionati per vocazione, estimatori per scelta, con una personalità del genere, non poteva essere diversamente.