Sapete cos’è una illusione ottica? E sapete anche per quale motivo è fondamentale cercare di comprendere come funziona sulla nostra mente?.
Illusione ottica, un escamotage che ci porta a vedere ciò che non c’è nella realtà ma che in quel momento noi pensiamo esista. O che, al contrario, nasconde alla nostra vista – e più nello specifico alla nostra percezione – quel che appare a volte anche in primo piano.
Si tratta di un fenomeno del tutto particolare, che a volte sfocia anche nel divertente, e che viene altamente preso in considerazione in certi ambienti accademici. Ad esempio in quelle discipline come la psicologia cognitiva che intendono studiare il funzionamento della mente e come funzionano i processi che hanno luogo all’interno del nostro cervello.
In che maniera si verificano la raccolta di informazioni attraverso i nostri sensi? E come fa la mente ad elaborarli in pensieri ai quali attribuire un significato? E con una illusione ottica, come fa il cervello a farsi ingannare così facilmente?
A cercare di fornire delle risposte ci pensa l’illusione di Hering, ideata nel 1861 dall’omonimo filosofo tedesco. Nella stessa viene proposta una serie di linee che ad un certo punto appaiono come distorte. Invece non è così, si tratta soltanto di un effetto dato dalla sovrapposizione di suddette linee con lo sfondo mostrato in condizioni particolari.
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Hering a suo tempo ha voluto fornire una risposta sul perché si formi tutto questo. La possibile spiegazione sarebbe da ricondurre a come appaiono gli angoli nei punti di intersezione. Quale che sia la risposta, è certo invece che il cervello può essere ingannato facilmente. Specialmente se non prestiamo la dovuta attenzione a determinati processi.
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Tutto un ambito di profondo interesse per le materie che intendono capire in che maniera avvengono certe tappe comportamentali tipiche dell’uomo.