Cresce la lista dei cibi contaminati da metalli pesanti e Nichel. Quali sono questi cibi? meglio conoscerli, così da poterli evitare
Partiamo dalle basi, dando una definizione di cosa il Nichel sia. E’ un metallo argenteo molto simile al ferro praticamente onnipresente, diffuso moltissimo sulla superficie terrestre. Esso è uno dei più importanti inquinanti delle falde acquifere, è un elemento volatile, quindi assumibile per ventilazione polmonare, attraverso l’aria ed è usato nella fondazione di diverse leghe metalliche, tra cui l’acciaio.
Per questa ragione, l’allergia al Nichel è una delle più difficili da controllare e, soprattutto, individuare. Infatti non solo è molto facile assumerlo in maniera inconsapevole attraverso il cibo ma è onnipresente anche ad esempio nell’ambito della cosmesi e del make-up. Un’allergia da Nichel si manifesta ad esempio con eruzioni cutanee localizzate nel punto in cui è avvenuto il contatto.
Quanto invece ai metalli pesanti sono metalli con un’alta densità atomica e sono tossici, anche se assunti in basse concentrazioni. Tendono ad accumularsi al suolo e quindi ad entrare nella catena alimentare. Spiegate così le cose sembra evidente come elevata sia per noi la probabilità di venire in contatto con queste sostanze.
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Cibi contaminati, la lista nera
Sarebbero sempre più infatti, stando a due studi condotti in Europa, le persone che riportano i sintomi da intossicazione alimentare, dovuta al nichel e ai metalli pesanti. Questi sarebbero assunti principalmente attraverso alcuni cibi: facciamo un esempio. Il pesce, per quanto possa essere un alimento sano, ed è sacrosanto, facilmente risulta contaminato dal mercurio, un metallo pesante, anche se non solido.
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Motivo per cui sulla qualità del pesce non si dovrebbe mai andare a cuor leggero. Inoltre, di tendenza, i pesci grandi tendono ad accumularne di più, rispetto ai piccolini. E sempre meglio il pesce cotto che quello crudo: con il diffondersi di all you can eat a prezzi stracciati, tanto per dirne una, si fa una vera e propria roulette russa.
E’ il professor Silvio Danese gastroenterologo del san Raffaele di Milano che, al corriere della sera, dopo aver brevemente introdotto la natura del Nichel spiega quale siano i cibi che più facilmente sono soggetti alla contaminazione: i legumi, gli asparagi, le cipolle, gli spinaci , i pomodori, crostacei e il pesce in generale come detto sopra, i cereali, il cacao, le uova, il cioccolato, il tè, la soia e i vari derivati.
Dovrebbero essere invece più “puliti”: farro, latticini, frutta e carne e similari.
Serena Garofalo