Cos’è il reddito di libertà che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha reso noto in via ufficiale e che è destinato esclusivamente alle donne.
Reddito di libertà, arriva un provvedimento molto importante volto a favorire le donne ed a sostenerle, in particolar modo se si parla di chi ha subito delle violenze e/o si trova in condizioni di indigenza e di fragilità.
Questa misura ha ricevuto una conferma ufficiale dall’INPS, che ha ratificato la introduzione della stessa all’interno di una apposita circolare. Il bonus in questione è definito “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza”. Si tratta decisamente di buone notizie.
Ma cosa comporta il bonus legato a questo reddito di libertà? È presto detto. La misura assicura una cifra massima di 400 euro nel corso di dodici mesi alle donne che versano in una situazione di grave entità.
Per un anno ci sarà un sostegno importante, che nelle intenzioni dovrà facilitare le donne colpite da difficoltà a risollevarsi ed a rimettersi in carreggiata. I fondi totali ammontano a tre milioni di euro e la fascia di età interessata va dai 18 ai 67 anni.
Il provvedimento coinvolge anche l’opera giocata da parte dei servizi sociali e dei centri antiviolenza ufficialmente riconosciuti dalle Regioni. Va detto che ci sono alcuni parametri da prendere in considerazione allo scopo di risultare compatibili e di potere rientrare sotto all’ombrello di copertura del bomnus.
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Il reddito in questione ad esempio non risulta essere cumulabile con altre forme di sussidi. Ad esempio se una donna che rientra per età ed è seguita dai servizi sociali già percepisce il reddito di cittadinanza, allora non può essere presa in considerazione per questo bonus.
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Ad ogni modo, allo scopo di saperne di più è possibile consultare il sito web dell’INPS, dove sono riportate tutte le informazioni del caso nel dettaglio.