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Olio d’oliva: alcuni consigli per comprarlo di buona qualità

Pubblicato da
Nadia Fusetti

Alcune indicazioni per comprare un olio d’oliva che sia di buona e di ottima qualità grazie anche alla corretta lettura dell’etichetta.

Olio d’oliva (Foto di Karolina Grabowska da Pexels)

L’olio d’oliva non manca mai nelle nostre cucine, ma bisogna fare attenzione ad acquistare quello giusto, che sia di buona e di ottima qualità. Purtroppo non tutti quelli che si trovano in commercio lo sono. Qui troverete, dunque, alcuni consigli e il modo di leggere correttamente l’etichetta in modo da non prendere fregature.

Iniziamo subito. L’olio ha gli stessi nemici del vino, dunque deve essere conservato in luoghi freschi e asciutti, non di certo al sole. Importante è anche scegliere l’olio extra vergine di oliva. In questo modo avrete tutti i benefici dell’olio. Basterà controllare che sia stato lavorato a freddo, sinonima di buona qualità. L’olio extra vergine è meno acido e quindi più consigliato.

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Non acquistare olio che sia più vecchio di un anno, il tempo è suo nemico. Così come quelli che sono molto economici. Non è sintomo di qualità. Non prendetelo nemmeno se è torbido e se il suo odore è quello delle olive. Sembrerà assurdo ma un buon olio di oliva deve avere come odore quello di mela, rucola e erbe aromatiche, non quello delle olive. Significherebbe che le olive usate sono state lasciate all’aperto per più di 24 ore e hanno iniziato a decomporsi.

Olio d’oliva: alcuni consigli per leggere correttamente l’etichetta

Olio d’oliva in vasetto (foto da Pixabay)

Ricordate, inoltre, che il colore dell’olio non ha nessuna importanza, ma una bottiglia scura che lo nasconde è molto indicata. Significa che il produttore ha a cuore il suo olio e lo protegge. Infine, una prova da fare per capire se l’olio è buono oppure no è quello di metterlo in frigorifero. Se si solidifica significa che è un buon prodotto. Ma ora vediamo come leggere in modo corretto l’etichetta di un prodotto.

Anno. È molto importante non confondere la data di scadenza con quella di raccolta dell’olio. Questo dato è molto importante e purtroppo non tutti i marchi lo inseriscono nelle etichette. Se c’è stata una raccolta anticipata con olive verdi l’olio avrà un sapore più intenso. Mentre se è tardiva, con olive più mature, i sapori saranno più dolci.

Varietà. È importante per sapere per che cosa utilizzeremo il prodotto.

Origine. Si tratta della posizione dell’oliveto dal quale sono state prese le olive per la produzione. Non tutti lo indicano e fate attenzione a non confondere l’indirizzo che spesso viene indicato come luogo dell’ufficio commerciale.

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Molto importante, infine, la nota di degustazione e il grado di acidità. La prima può dare informazioni utili sul retrogusto amaro, sull’intensità e sulle sfumature aromatiche. Questa è più significativa rispetto all’acidità perchè questo dato può cambiare nel corso del tempo e non è molto utile per il consumatore finale. Adesso avete davvero tutte le informazioni per poter scegliere un buon olio d’oliva.

Nadia Fusetti