Perché c’è l’aumento del pane, oltre a quello di altri generi alimentari primari. Le cause sono diverse e tutte molto delicate, sarà un Natale carissimo.
Aumento del pane, una certezza diventata purtroppo realtà, con le conseguenze che nascono lontano dall’Italia, in altri Paesi del mondo. Infatti alla base di tutto c’è l’innalzamento verso l’alto del prezzo del grano, dei cereali in generale e di tutte le altre materie prime contemplate.
Questa serie di rincari che si ripercuote per l’appunto con l’aumento del pane, relativamente ai suoi prezzi consueti, è una diretta conseguenza di una serie di concause sfavorevoli. La crisi economica legata alla pandemia, per esempio.
La situazione ha portato alla perdita di molti posti di lavoro nei mesi scorsi tra la manodopera destinata alla raccolta dei cereali. Ed in molte situazioni i posti vacanti sono rimasti tali. Ma c’è anche dell’altro. Concorre ad avere provocato l’aumento del pane anche una conclamata serie di eventi climatici negativi.
Aumento del pane, perché stanno avvenendo i rincari
Fenomeni imprevisti come allagamenti, siccità e simili hanno portato alla distruzione di parti considerevoli del raccolto mondiale. In estate ci sono stati diversi incendi, sia di natura naturale e fortuita che dolosa, al punto da distruggere il 40% della produzione globale.
Da ciò ecco inevitabile giungere l’aumento dei prezzi, addirittura fino al 90% in più rispetto al solo maggio 2021. Livelli del genere non si vedevano addirittura dalla precedente crisi economica del 2008.
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I rincari riguardano anche la produzione di carne, latticini ed altri prodotti di origine animale. Difatti sono saliti pure i prezzi del mangime per i capi di bestiame. Di tutto questo dà notizia il Codacons, che mette in guardia dai sostanziali aumenti che contraddistingueranno in negativo Natale.
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Tutto ciò si tradurrà con 26,50 euro all’anno in più a famiglia per l’acquisto del pane ed un totale di 690 milioni all’anno complessivi. Addirittura il pane arriva ora a costare 6,40 euro a Trento e 6 euro a Milano, prezzo al chilo. Mentre aumenta ma resta sotto ai 3 euro al Sud.