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S.O.S. bancomat, pin scoperti e conti al verde. Come puoi difenderti?

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Redazione Inran

Attenzione alla truffa del pin bancomat. Milioni di italiani si sono trovati al verde, è allarme in tutto il Paese. Sono a rischio tutti, nessuno escluso. 

Bancomat perché stanno scomparendo Foto dal web

Un recente studio condotto dall’Università di Padova ha scoperto come un algoritmo sia in grado di rubare i pin dei bancomat e permettere ai truffatori di lasciare milioni di conti al verde. Purtroppo nella trappola dei raggiri ci sono cascate diverse persone ragion per cui è stato lanciato l’S.O.S. Scopriamo insieme come funziona la truffa e a cosa si deve stare attenti.

La vita degli sportelli bancari per prelevare è assai breve, gli italiani sono abituati a recarsi presso la filiale di fiducia per reperire soldi liquidi, diverse volte capita di dover digitare il pin segreto con alle spalle diverse persone, a causa delle lunghe attese. Per istinto si cerca di coprire il numero segreto che si sta per digitare, questa misura di sicurezza non basta più, dal momento che è possibile rubare il pin da comodamente da casa.

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Fate molta attenzione quando andate a prelevare, potrebbe succedere di tutto

soldi (da pixabay)

Esiste un algoritmo che permette ai truffatori di scoprire il vostro bancomat in pochi secondi, lo studio è stato portato a termine dal gruppo Spritz (Security and Privacy Through Zeal) dell’Università di Padova. Gli studiosi hanno chiamato la ricerca “Hand me you pin! – Passami il tuo pin”, perché alla fine è di questo che si tratta, di un passaggio nemmeno troppo faticoso. Tutti i pin possono essere scoperti con facilità. La truffa si tiene in piedi con l’utilizzo di una telecamera e con delle reti artificiali create appositamente. In questo modo i truffatori possono ricreare uno sportello simulato che registra tutti i movimenti delle vittime, gli stessi movimenti poi saranno replicati per prelevare denaro illecitamente. 

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Grazie all’intelligenza artificiale e quindi all’algoritmo, scoprire il pin è un gioco da ragazzi. I tasti premuti vengono registrati e quindi per i malviventi saranno facilmente replicabili. Lo studio ha notato come l’algoritmo sia affidabile al 41% in caso di 4 cifre e 30% in caso di 5 cifre.

La cosa migliore da fare per evitare di essere truffati è individuare una combinazione numerica superiore alle 5 cifre, più è lungo il numero più l’algoritmo avrà difficoltà ad individuarlo.

Redazione Inran