Quali sono le migliori saponette del 2021 da acquistare al supermercato? Come riconoscere i saponi solidi di qualità.
Il sapone solido e, in particolare, le saponette rappresentano un’alternativa vantaggiosa per l’ambiente e per la nostra salute. Questo perché non solo richiedono meno imballaggi e quindi dispendi di plastica o carta, ma teoricamente possiedono meno sostanze nocive dei classici saponi liquidi. Vediamo la classifica delle migliori saponette del 2021.
Le migliori saponette sul mercato: come riconoscere i saponi solidi di qualità
Una rivista tedesca Öko-Test ha deciso di analizzare a campione 40 marchi di saponi solidi, tra cui le saponette, di cui 12 erano cosmetici del tutto naturali venduti sia sul mercato tedesco che su quello italiano. Lo scopo della ricerca era quello di individuare la presenza di sostanze dannose come composti organo alogenati, liberatori di formaldeide e fragranze problematiche. Inoltre i ricercatori hanno studiato il contenuto di dietil ftalato (DEP), sostanza che influenza negativamente la pelle migliorando la fragranza. In ultimo gli esperti hanno verificato che non vi fossero tracce di PEG/derivati PEG, BHT, polimeri sintetici/siliconi e paraffine ma anche la presenza di fosfonati e PVC.
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Le saponette migliori e peggiori: i risultati del test
In linea di massima, circa la metà dei prodotti presi in esame non ha superato il test. 16 saponi solidi hanno ottenuto un buon risultato, mentre alcuni possedevano delle composizioni di fragranze problematiche come il Lilial, il quale potrebbe interferire con la fertilità. Si tratta di una fragranza sintetica estremamente dannosa che presto verrà bandita dall’UE. Serve a ottimizzare le fragranze così come il butilfenil metilpropionale. Inoltre gli esperti hanno rinvenuto la presenza di potenti allergeni all’interno di alcune saponette.
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Quattro di queste contengono persino fragranze muschiate prodotte artificialmente come Galaxolid (HHCB) o Cashmeran. Quest’ultimo si diffonde attraverso le acque reflue nell’ambiente accumulandosi nei tessuti di esseri umani e animali. Persino un cosmetico dichiarato come 100% naturale conteneva profumo di giglio e muschio artificiale, assolutamente vietato in quanto sostanza sintetica.
La classifica dalle migliori alle peggiori saponette
Gli esperti confermano che più della metà delle saponette prese in esame possiede sodium palmate, ovvero olio di palma saponificato. La produzione dell’olio di palma sta costringendo alla deforestazione delle foreste pluviali e all’inquinamento ambientale. Queste materie prime sono difficilissime da eliminare. Pertanto le saponette che non contenevano olio di palma sono state premiate tra le migliori. Vediamo la classifica:
- L’Occitane alla lavanda (molto buono)
- Lush Lotus Flower (ottimo)
- Khadi shanti soap (molto buono)
- Saponetta Cien Olive (Lidl) (buono)
- Dove Beauty Cream Bar (discreto)
- Dudu-Osun Black Soap Classic (inadeguato)
- Sapone all’olio vegetale Kappus Pink Rose (insufficiente)
- Nesti Dante Emozioni in Toscana Sapone Naturale (insufficiente)
- Palmolive Naturals Moisture Care Sapone Oliva e latte (insufficiente).
Sophia Melfi