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Riprodurre le Ortensie per talea: definizione, metodi e consigli

Pubblicato da
Serena Garofalo

Ortensie, riproduzione per talea: un ottimo modo per ottenere una vegetazione rigogliosa in un lasso di tempo assai breve. Vediamo come

ortensia (pixabay)

Per i non addetti ai lavori, talea potrebbe sembrare un termine astruso privo di comprensibilità. La talea in realtà è un metodo di riproduzione vegetale molto più rapida della semina. Si tratta di asportare un pezzo della pianta che già abbiamo per metterlo nel terreno, o nell’acqua, fino al suo divenire una pianta autonoma.

Oltre alla rapidità, la talea ha un altro vantaggio innegabile: produce esseri praticamente identici alla pianta madre. In poche parole si tratta di una vera e propria clonazione. In natura la riproduzione agamica, ossia senza l’intervento di cellule sessuali, è molto più comune di quanto si pensi e può avvenire molto spesso anche senza l’intervento umano.

Per quanto riguarda le Ortensie nel caso particolare, esistono due tipi di coltivazione: in acqua e in terra. Vediamole.

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Ortensie, riprodurre per talea: ecco come

piantina appena nata (pixabay)

Partiamo dal presupposto che non è detto che il procedimento riesca, anzi. Le possibilità che non vada a buon fine sono abbastanza. Per aumentare le nostre possibilità possiamo utilizzare un ormone radicante e scegliere un periodo giusto. Nel nostro caso è l’inverno.

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Talea per terra

Scegliamo un ramo di ortensia sano, privo di infiorescenze. Il taglio dev’essere praticato alla base, con delle forbici necessariamente pulite perché la pianta non subisca infezioni. Il ramo va diviso in sezioni di dieci centimetri e ogni sezione deve avere due foglie. Il vaso in cui andremo a deporre la talea dev’essere così preparato: argilla espansa alla base, e poi, in parti uguali, sabbia e terriccio.

Il vaso va sistemato in un ambiente riparato, meglio se riscaldato.

Talea per acqua

Preleviamo la talea allo stesso modo della talea in terra, accorciamo le foglie superiori ed eliminiamo le rimanenti. L’ambiente dovrà essere anche qui riscaldato e protetto. Cambiate acqua una volta al giorno e, quando la piantina avrà messo le radici, trapiantatela.

Serena Garofalo

Serena Garofalo