Gli alimenti surgelati/congelati scaduti, si possono mangiare? Qual è la differenza tra i due? Chi ha inventato questa tecnica di conservazione?
Quante volte ci siamo trovati soli con il nostro dilemma se consumare o meno un prodotto scaduto ma surgelato.
Purtroppo negli ultimi anni con il benessere e lo spreco alimentare è facile ritrovarsi con prodotti dimenticati sul fondo del cassetto del surgelatore.
La maggior parte delle persone quando fanno la spesa sono propensi ad acquistare confezioni scorta per famiglie, per poi finire per non consumarli in tempo.
La data di scadenza non deve essere vista come limite tassativo, occorre far scendere in campo il buon senso. Vediamo, però, se e quando gli alimenti surgelati scaduti si possono mangiare.
È dai tempi dei nostri nonni e anche molto prima, che l’uomo ha sempre utilizzato le basse temperature per la conservazione degli alimenti.
Tuttavia, solo nel 1928, Birdseye sviluppò negli Stati Uniti il primo sistema industriale di congelamento a contatto, il quale permetteva di ridurre notevolmente i tempi di congelamento.
Fu subito chiaro che più rapido era il congelamento dei cibi, migliore risultava la qualità del cibo al momento dell’utilizzo.
Iniziò, da quel momento, l’era dei surgelati che hanno migliorato la qualità della vita dei tempi moderni. Inoltre ci permettono di introdurre in qualunque stagione alimenti, raccolti freschi e messi subito sotto protezione del ghiaccio.
Naturalmente i surgelati sono buoni e soprattutto sicuri solo se la loro conservazione avviene nel modo giusto.
Quando un alimento subisce il surgelamento, l’acqua presente nel prodotto diventa ghiaccio e il freddo garantisce il mantenimento delle caratteristiche salutiste e igieniche.
Succede quindi che gli alimenti rallentano o bloccano tutte le alterazioni che potrebbero rovinarli. Ciò è possibile in quanto batteri e muffe in genere non proliferano a temperature glaciali.
Gli alimenti surgelati o congelati scaduti si possono mangiare? Questo è il dilemma che prima o poi subiamo tutti. Generalmente, l’alimento che si congela in casa, entro i 3 mesi andrebbe consumato.
In alternativa il cibo surgelato industriale ha delle conservazioni più lunghe che variano da prodotto a prodotto. Per legge, sulla confezione c’è indicato il termine minimo di conservazione.
Di solito si riferisce a un periodo di circa 15-18 mesi dopo il confezionamento. Si tratta del periodo durante il quale il prodotto dovrebbe mantenere le caratteristiche organolettiche di qualità, colore, sapore e aroma.
In teoria, gli alimenti surgelati, non hanno una scadenza, a patto che sia conservato a una temperatura sempre uguale o inferiore a -18° C.
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Occorre fare una precisazione, ovvero spiegare la differenza tra congelati e surgelati in quanto hanno tecniche diverse di conservazione.
La congelazione è la tecnica casalinga, ossia ciò che avviene quando vogliamo conservare un alimento di stagione (verdura, frutta, preparazioni casalinghe) nei nostri congelatori.
Si tratta di un processo di raffreddamento che arriva fino a 12° sottozero, nel freezer domestico.
Mentre la tecnica industriale si chiama surgelazione, un processo che raggiunge temperature bassissime molto rapidamente. Il prodotto surgelato, una volta scongelato avrà conservato i valori nutrizionali e i risultati organolettici.
Raffaella Lauretta