Olio di oliva, come evitare che diventi rancido con un saporaccio? Ecco come puoi conservarlo al meglio per evitare questa evenienza
Olio di Oliva, lo abbiamo in tutte le nostra cucina e infondo non potrebbe essere diversamente. La dieta mediterranea ne prevede l’utilizzo in quasi ogni pietanza ed è praticamente indispensabile per cucinare la maggior parte delle nostre pietanze.
Eppure lo sapevi che, dal momento in cui la bottiglia di qualsiasi tipo di olio viene aperta, inizia un lento processo di degradazione che arriverà a far avere al nostro olio decisamente un saporaccio? Questo avviene perché, quando leviamo il tappo, l’ossigeno entra all’interno e inizia a degradare il prodotto? Come possiamo fare per combattere il processo? Ecco qualche fattore a cui dovresti badare.
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Conservare l’olio di oliva, qualche trucco che dovresti seguire
Potrebbe essere utile conservare l’olio che hai acquistato in un’ampolla di ceramica che ostacola il passaggio della luce ma soprattutto dell’ossigeno. Ricordati però che, se usi la ceramica, devi assicurarti di lavarla al meglio per non mescolare l’olio vecchio con l’olio nuovo, inficiandone il sapore. Altro consiglio spassionato è di non comprare bottiglie d’olio troppo grandi: più alta è la probabilità che questa si deteriori perché più tempo impieghiamo a consumarla.
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Quando acquisti la tua bottiglia di olio, cerca una data di raccolta. Uno dei fattori più importanti è, ovviamente, il tempo. Questo, se si vuol mettere così inizia a scorrere da quando le olive vengono al frantoio: più brevi saranno i tempi, più alta sarà la qualità.
Altri fattori importanti sono la luce, meglio se ridotta al minimo, la temperatura, che dev’essere costante tra i diciotto e i ventitré centigradi e l’ossigeno, uno dei primi elementi di deterioramento.
Serena Garofalo.