Il referendum per abolire la caccia è arrivato a un punto cruciale nella giornata odierna: nelle stesse ore arriva anche una bella sorpresa!
Qualcosa, lì fuori, sta cambiando. Vuoi per mobilitazione, vuoi per coraggio, vuoi per la voglia stessa di cambiamento da mettere in atto nel breve tempo possibile. Ma non c’è cambiamento senza azione. Ancora prima se non c’è un pensiero che si fondi su un’azione concreta. Quell’azione che molto spesso passa anche attraverso dei movimenti nazionali, se non internazionali. Movimenti fatti da persone, che non vogliono sottostare ad alcune tradizioni che reputano ormai passate. Almeno nel pensiero stesso!
E così arriviamo a esaminare uno dei tanti referendum che sta facendo parlare di sé nell’ultimo periodo. Uno dei quattro storici: quello che prevede, attraverso l’eliminazione di alcuni articoli della legge 157/92, l’abolizione della caccia. Nella giornata odierna, domenica 24 ottobre, si è arrivati a un punto cruciale.
Le tante attese 500.000 firme, che servono per girare la discussione in Parlamento, sono arrivate! Un risultato storico, all’inizio inaspettato, ma poi arrivato. Ma è tutto ciò che serve per rimanere tranquilli e far sì che esse garantiscano la buona riuscita del referendum stesso? A quanto pare no. E il motivo è molto semplice. A non tutti, però, noto.
Qualcuno potrebbe ipotizzare che le 500.000 firme sono il traguardo raggiunto e definitivo. Che farà dormire sogni tranquilli a tutti quanti. In realtà non è così. E il motivo è davvero semplice. Come in ogni votazione che si rispetti, fatta tramite banchetto o con firma online, qualche firma, anzi più di una, potrebbe risultare nulla. Tutto ciò potrebbe portare a quel famoso passo indietro.
Cosa serve allora? Altre firme, le cosiddette firme di sicurezza. Anche qui, ripetiamo la stessa cosa detta in precedenza. Sia di persona, tramite i banchetti, sia in modo digitale, tramite il proprio pc o qualunque altro strumento tecnologico presente in casa. Mentre i banchetti saranno aperti fino alla sera della giornata odierna, e cioè domenica 24 ottobre, per quanto riguarda la firma digitale si potrà dare il proprio contributo entro martedì 26 ottobre. Poi, si passerà all’azione.
Il referendum per abolire la caccia è un passo in avanti, e potremmo dire alquanto decisivo, per proteggere tantissime specie animali che ogni anno sono soggette a questi scenari a dir poco raccapriccianti. Ma non solo quello: uno spreco di denaro pubblico in meno, che si potrà investire su altro, invece che sull’inutile ripopolamento a scopo venatorio.