I cachi sono il frutto autunnale per eccellenza: ecco perché è importante mangiarli e quali precauzioni adottare per evitare spiacevoli effetti collaterali.
Mangiare quotidianamente la frutta di stagione è un modo gustoso, semplice ed efficace per mantenersi in forma. I cachi sono dei veri e propri protagonisti delle nostre tavole nel periodo autunnale. Scopriamo la composizione di questi frutti, le loro proprietà e controindicazioni.
Profilo nutrizionale dei cachi
I cachi sono i frutti di un omonimo albero dalle origini antichissime: era coltivato in Asia Orientale già 2000 anni fa.
Presente in Italia dal 1880 circa, questo alimento è ricco di vitamine A, B, e C.
Oltre alla presenza di acqua, pari all’80%, il caco è composto da sali minerali come potassio, fosforo, magnesio, calcio e sodio.
Per quanto riguarda i macronutrienti di questo frutto, sono così ripartiti:
- Carboidrati fino al 18%;
- Proteine 0,6%;
- Grassi 0,3%.
In media, 100 grammi di cachi apportano un quantitativo compreso tra 65 e 70 kcal.
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Proprietà e benefici
Come abbiamo visto, i cachi sono ricchi di vitamine e sali minerali, essenziali per il benessere del nostro organismo.
In particolare, grazie alla presenza di vitamina A e C, questi alimenti infiammazioni e stati febbrili, rivelandosi dei perfetti alleati contro i tipici malanni di stagione.
Non solo: queste vitamine, infatti, donano alla nostra pelle un aspetto sano e luminoso, prevenendo l’insorgenza di discromie e rughe e attenuando l’acne.
Il potassio contenuto all’interno di questo frutto svolge un’azione calmante in caso di bruciori di stomaco, gastrite e reflusso gastroesofageo.
Infine, la grande quantità di fibra favorisce il regolare transito intestinale. Per questo, i cachi sono un efficace rimedio contro la stipsi.
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Controindicazioni ed effetti collaterali dei cachi
Quali sono gli effetti collaterali dei cachi? In linea di massima, l’assunzione di questi frutti non causa particolari disturbi, ad eccezione di persone allergiche a tali alimenti.
In ogni caso, è fondamentale non eccedere. Ingerire quantità smodate ed eccessive di cachi, infatti, potrebbe dare origine a una serie di controindicazioni, tra cui rientrano:
- Picchi glicemici. Per tale ragione, i cachi sono sconsigliati alle persone diabetiche o con alti livelli di glicemia nel sangue;
- Diarrea e infiammazioni intestinali, per cui questo frutto non è indicato a chi soffre di colite.
Vista l’abbondante presenza di zuccheri, inoltre, è consigliabile evitare di mangiare i cachi di sera.
Molto meglio assumerli al mattino, magari a colazione, per iniziare la giornata con una buona dose di energia.
L. B.