Ammorbidente, rende i capi morbidi e delicati. Non possiamo pensare di usarlo su tutti i tessuti: ecco su quali vestiti andrebbe evitato
L’ammorbidente nelle nostre case non manca mai: sempre al lato della lavatrice. A lui dobbiamo bucati morbidi e profumati, a prova di carezza. L’ammorbidente però non può essere usata in maniera indiscriminata più o meno per tutto, alcuni capi, infatti, potrebbero risultarne danneggiati.
Contiene sostanze che hanno effetto lisciante: via libera ai capi in cotone, lino o canapa. Andiamoci più cauti quando si tratta di fibre naturali, come ad esempio la lana o il cashmere. Non ha presa invece sulle fibre sintetiche come il poliestere o il poliammide.
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Ecco su quali capi non va usato l’ammorbidente
Il fatto è che, pur avendo chiariti i materiali, ormai quasi nessun vestito è composto al cento percento di un unico materiale quindi l’ammorbidente non avrà mai una presa totale e perfetta: a seconda delle proporzioni di composizione potrebbe avere un effetto diverso, un’altra cosa rispetto a quella che ci aspettiamo.
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Tuttavia, su quasi tutti i tessuti, l’uso dell’ammorbidente stende le fibre, aiutando la stiratura: su prodotti trattati con l’ammorbidente le tempistiche si abbassano sotto i quindi\ dieci minuti per una stiratura completa.
Inoltre, l’ammorbidente va sempre dosato a dovere: se versato in eccesso macchia i capi e li rovina. Ecco su quale capi evitarlo:
- Abbigliamento sportivo: chiude le fibre e le irrigidisce, non favorendo la circolazione degli odoracci.
- Lana: Indebolisce il tessuto e di conseguenza la possibilità di questo di difenderci dal freddo.
- Impermeabili: perché li rende…meno impermeabili.
- Costumi da bagno
- Asciugamani e stracci: sia gli uni che gli altri perdono la capacità di assorbire l’acqua.
serena garofalo