S.O.S freddo: addio cara Salvia? Non proprio. Puoi proteggerla in questo modo dal brusco calo delle temperature autunnali
La salvia è celebre per i suoi usi ed è una delle piantine che più facilmente si trovano coltivate, magari anche dagli inesperti. Non richiede, infatti, troppe cure: si pensi che con qualche annaffiatura può arrivare fino a sessanta centimetri.
La salvia montana è, tra le varietà esistenti, quella più resistente. Anche le varietà da coltivare in vaso o a terra, però, possono sopravvivere alle temperature verso le quali ci avviamo: hanno solo bisogno di un occhio di riguardo in più ma niente di improponibile.
Il comportamento da tenere dipenderà se la vostra cara salvia sia in vaso o a terra. Aspettatevi che una pianta di terra sia generalmente più robusta e resistente di un’altra coltivata in vaso, solitamente più giovane e tenera.
Per quanto riguarda la pianta coltivata a terra, muovetevi col metodo della pacciamatura oppure non muovetevi e lasciate che la natura faccia da sé: naturalmente la parte superiore della vostra pianta tenderà ad essiccarsi e cadere, creando da sola uno strato a protezione delle radici e della parte inferiore.
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La potatura è importante ma, visto quanto detto sopra, cercate di potare a fine freddo, verso fine Febbraio, così da non togliere quelle foglie che da sole cadranno a formare la pacciamatura.
Per quanto riguarda una salvia in vaso, questa piantina non avrà da sola le risorse per sopravvivere alle temperature fredde. Dovrai esporla al sole e ridurre le annaffiature se vivi in una zona dall’inverno mite. In caso contrario, se l’inverno si prospetta particolarmente rigido, mettila al riparo da correnti fredde e valuta l’idea di portarla in casa.
Serena Garofalo