L’Inps ha messo in agenda l’aumento delle pensioni, che è stato concepito per via di una serie di necessità. In che maniera avrà luogo.
Aumento delle pensioni, l’Inps ha comunicato attraverso il proprio sito web ufficiale che scatterà un aumento effettivo che avrà decorso a partire dal 1° gennaio 2022. Questa è una diretta conseguenza della ripresa economica, dopo oltre un anno di stop a causa di quanto successo per via della pandemia.
Ed anche il costo della vita e l’aumento dei prezzi influiscono su questa che è, a tutti gli effetti, una buona notizia. Considerate che l’inflazione è salita ad un tasso dell’1,7%. Un provvedimento del genere serviva proprio.
Si ritiene che l’aumento delle pensioni debba riguardare sui ventidue milioni di euro, per un flusso di denaro di ben quattro miliardi di euro erogati direttamente tanto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che da altre casse.
Aumento delle pensioni, perché è stato concepito
L’aumento delle pensioni sarà legato a quelle che sono le fascie di reddito. In concomitanza con tutto ciò dovrebbe essere riadottato anche quello che è il sistema a scaglioni. Prendendo in considerazione una pensione al mese di millecinquecento euro lordi, l’aumento calcolato si dovrebbe attestare sui venticinque euro.
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Questo porta a sua volta ad un surplus di trecento euro all’anno. E tornando alla stima della inflazione salita all’1,7%, si ritiene, da parte del Fondo Monetario Internazionale e di altri esperti del settore. La salita dei prezzi dovrebbe proseguire ancora per diversi altri mesi.
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L’uscita dal lungo tunnel in cui siamo finiti con la pandemia e che ha avuto ripercussioni pesanti non solo in ambito sociale ma anche in quello economico e del lavoro è prevista per la metà del 2022. O per la fine, in una previsione meno ottimistica. E per allora l’inflazione annuale dovrebbe attestarsi su un 3,6% di media già a partire da queste settimane.