Freddo, è il momento di accendere i riscaldamenti: il calendario delle riaccensioni regione per regione, nel pieno rispetto delle fasce climatiche
Nell’ultima settimana le temperature sono andate giù a picco: gli ultimi temerari, poco propensi a rassegnarsi alla fine dell’estate, che uscivano in calzoni corti e magliettine striminzite, sono scomparsi. Al loro posto, i freddolosi: sciarponi, calzettoni, maglioni.
Insomma, è palese: fa un bel freddo. E’ giunta l’ora di riaccendere i riscaldamenti casalinghi. Ricordiamo che questi possono essere accesi dal 15 Ottobre sino al 15 Aprile, per non più di quattordici ore al giorno; questo avviene nel pieno rispetto delle fasce climatiche in cui l’Italia si snoda, per ottimizzare al massimo i consumi: se al nord, infatti, il gelo è già arrivato, causa anche i venti di tramontana che in questi giorni stanno spazzando le regioni più a nord, a sud il clima è ancora mite. Le riaccensioni sono quindi pensate su questa base.
Ricordiamo inoltre che, per questo semestre, sono previsti importanti aumenti sulle bollette del gas e dell’elettricità.
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Freddo: i riscaldamenti si accendono regione per regione
La prima zona è la F, zona delle Alpi, inclusa la provincia di Trento e Belluno, dove i riscaldamenti possono essere accesi in qualsiasi momento, anche in Estate. La seconda zona, La E, esclusa la pianura Padana, prevede l’accensione dal 15 Ottobre al 15 Aprile per le quattordici ore al giorno di cui prima. In questa zona le province di: Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia e Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena. Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo. Infine da Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza.
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Abbiamo poi la zona D, con l’accensione dal primo Novembre e per dodici ore al giorno. Qui troviamo: Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende inoltre Macerata, Massa C., Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena , Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo.
La zona C parte sempre da Novembre ma solo con dieci ore di accensione: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce e Napoli. E poi Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
Poi abbiamo la zona b, sempre con dieci ore di accensione dal 15 Novembre: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani.
Infine, la zona A, dove i termosifoni si accenderanno dal primo dicembre per sei ore al giorno: con le Isole di Linosa e Lampedusa e Porto empedocle.