Il pollice verde accomuna molte persone, ma basta un attimo per confondersi tra la varietà di piante e fiori: Calluna ed Erica, cosa cambia.
Il pollice verde arriva sempre con il cambio di stagione: la voglia di mettersi in gioco coltivando piante e curando il proprio ambiente casalingo, per balconi all’insegna del profumo e del piacere visivo, con composizioni floreali di vario genere. Piante che rispecchiano, in parte, una filosofia di vita. Facile a dirsi, meno a farsi: c’è sempre qualche difficoltà quando si tratta di curare la flora casalinga.
Ultimamente tornano in voga le piante aromatiche, ma non solo. Fra le tipologie più gettonate di omaggi floreali troviamo anche l’Erica, da non confondere con la Calluna. Sono molto simili e hanno evidenti analogie anche nel metodo di coltivazione e cura da seguire. Entrambe fanno riferimento alla famiglia delle Ericaceae, ma sono botanicamente diverse. Una è una pianta aghifoglia e sempreverde, mentre l’altra no. Fioriscono in periodi diversi: una maggiormente in estate, l’altra in autunno. Ambedue sono facili da coltivare. Basta dare loro la giusta dose d’acqua quotidianamente ed esporle – con cura e attenzione – al sole per vederle crescere e fiorire splendidamente.
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Calluna o Erica: analogie e differenze
Piantare esemplari simili assicura una fioritura preponderante con dei colori che vanno dal viola al blu. Rarità nell’ambiente naturale in grado di dare quella particolare atmosfera ad ogni angolo dell’abitazione: ideali per chi ha appena preso casa e vuole caratterizzare l’appartamento con un tocco personale fra estro e naturalezza.
L’amore per le piante e i fiori denota una particolare attenzione per i quattro elementi: in particolare la terra. Proprio per questo attaccamento alla materia prima, avere il pollice verde resta una dote di pochi. Anche se la volontà può far nascere nuovi cultori. L’Erica e la Calluna sono un importante stimolo per avventurarsi in questo interessante e variegato mondo.