Sapevi che esistono delle piante velenose per i gatti, che possono provocare gravi problemi di salute nel micio? Scopriamo quali sono le più pericolose.
Come i proprietari dei felini domestici sanno bene, ci sono numerose piante benefiche per il pelosetto: erba gatta, valeriana, actinidia… chi più ne ha più ne metta! Allo stesso modo, però, ci sono delle piante velenose per i gatti, che se ingerite in grosse quantità possono causare danni irreversibili alla salute del nostro amico a quattro zampe: ecco quali.
Naturalmente, il primo passo per proteggere il proprio pelosetto è sapere quali sono le piante che risultano velenose per i gatti.
In questo elenco rientrano:
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Cosa fare per proteggere il nostro amico a quattro zampe dall’ingestione di piante velenose per i gatti?
L’ideale sarebbe evitare di posizionarle in casa o in giardino, e più in generale nei luoghi in cui il micio possa avere accesso.
Se, tuttavia, non desiderate privarvi della loro bellezza, è possibile utilizzare soluzioni repellenti da spruzzare sulle piante, per tenere lontano l’animale.
In questo caso, comunque, in un primo momento dopo l’utilizzo è fondamentale monitorare il benessere del micio e l’effettiva efficacia dello spray.
Non dimenticate, dopo aver toccato le piante, di lavare accuratamente le mani prima di accarezzare il gatto. E se proprio non volete correre rischi, ci sono numerose altre possibilità per abbellire la propria abitazione con vegetali cat-friendly! Tra le piante che non risultano velenose per i gatti ci sono:
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Nonostante tutte le precauzioni adottare, l’animale è entrato in contatto con piante velenose per gatti?
Ecco come riconoscere prontamente i sintomi di un avvelenamento nel micio. In questo caso, il felino manifesta:
Cosa fare in questi casi? Un intervento tempestivo è fondamentale: mai ricorrere a soluzioni improvvisate o casalinghe.
L’intervento del veterinario, infatti, è decisivo. Se possibile, sarebbe opportuno prelevare un piccolo campione della pianta con cui si sospetta che il micio sia venuto a contatto, o che abbia ingerito.
Dopo aver sottoposto il quattro zampe a una accurata visita, l’esperto procederà con la somministrazione di un antidoto, o sottoponendo il gatto a una lavanda gastrica.
L. B.