Macchie d’inchiostro, un problema da risolvere: come rimediare a quest’eventualità in maniera semplice ma efficace. I metodi per toglierle dal muro.
Diventare genitori è un passo importante. Un bambino arricchisce le vite di chiunque, ma allo stesso tempo le complica leggermente. In special modo se il pargolo è ancora in tenera età e viaggia alla scoperta della natura e delle sue novità. Ogni bimbo è come una spugna: assorbe tutto ciò che vede. Inizialmente comincia ad appassionarsi all’arte, con qualche esempio rudimentale di graffito. Non mancano quindi le scritte – approssimative e senza senso compiuto, per chi guarda da fuori – sui muri.
Non appena prende confidenza con i pastelli, la casa diviene la sua tela dove sperimenta e lascia le proprie tracce. Come convivere con questa situazione? Attraverso un’igiene massiccia è la risposta, ma le parole devono essere seguite da fatti concreti. Eliminare le tracce di colore dai muri non è semplice. Non basta il classico sapone detergente. Occorre avvalersi di altro.
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Diversi sono i sistemi a disposizione: si può cominciare con il dentifricio. Applicato sul muro e mescolato con un buon detergente elimina tutte le macchie di pastelli e pennarelli senza difficoltà. Altrimenti è possibile ricorrere al bicarbonato. Questo può essere applicato anche a secco, debella qualunque residuo di colore senza alcun problema. In ultima istanza si può ricorrere alla lacca per capelli.
Il suo potere coprente farà la differenza in certi angoli della casa, adatto anche per le zone più critiche. Qualora non dovesse bastare – ipotesi abbastanza remota – si può passare alla ritinteggiata della parete. Soluzione poco conveniente, visto che il pargolo potrebbe sporcare in maniera ciclica l’appartamento. L’ingegno è sempre la strada migliore, assieme – naturalmente – a un buon alleato.