Lunghe ed estenuanti notti in bianco e insonnia: la colpa sarà anche dei molti comportamenti sbagliati ma è anche colpa del vostro partner.
Nove milioni di Italiano soffrono di insonnia: un esercito di corpi stesi a letto, immobili, a fissare il soffitto. Le motivazioni che ci portano ad avere gli occhi asciutti sono più d’una: lo stress e i pensieri correlati ( ma l’ho pagata la bolletta della luce? Mi sa che mi è scaduta l’assicurazione della macchina….non ho pulito la lettiera del gatto!), la più lunga esposizione agli schermi del pc e del telefono, lo smart working e la crescente vita sedentaria. Ma non è solo questo: a provocare maggiori danni sarebbe, ahimè, il vostro compagno, o la vostra compagna, di vita.
Insonnia: tutta colpa del povero partner
E’ quanto emerso da uno studio australiano, condotto dalla Monash University di Melbourne e presentato in occasione di SLEEP 2017, un convegno che si tiene a Boston e riunisce i principali esperti del sonno. In che modo lui, lei- insomma l’altro– dovrebbe influenzare il nostro ritmo sonno-veglia?
No, non è come credete, ossia: russa, si muove mentre dorme, mi sveglia e varie eventuali. La persona che ci sta accanto, vedendoci così sofferenti, capita che si prodighi in consigli vari. Non lo fa con cattiveria: dobbiamo anche considerare che, dormire accanto ad una persona insonne, ci costringe a cambiare i nostri stessi ritmi.
Peccato che, i consigli che ci vengono dati, sono spesse volte errati e anche dannosi: dormire durante il giorno, svegliarsi tardi, andare a dormire prima. Tutti comportamenti che non fanno altro che peggiorare la situazione.
Lo studio australiano ha coinvolto 31 coppie, di cui uno dei due soffriva di problemi del sonno. Se da una parte ricevere consigli aiutava a sentirsi capiti, dall’altra peggiorava notevolmente la situazione.
Serena Garofalo