La buonissima e super golosa focaccia alla genovese: vediamo insieme quali siano i trucchi per una preparazione ottimale e ineccepibile
Liguria, terra di focacce. No, va bene, chiedo perdono ai lettori liguri: non solo di focacce. Però per coloro che , come la scrivente, hanno un debole per le focacce, Genova fa rima con quella alta e buonissima focaccia che lì, da tradizione, si prepara.
Si cerca ogni tanto di imitarne la preparazione ma buona così difficilmente ci verrà. Ogni regione, si sa, ha i suoi trucchi e i suoi segreti, inutile cercare di mettersi in gara: la sconfitta è chiamata.
Ammesso così che ci sia precluso l’olimpo genovese della focaccia, cerchiamo qualche trucchetto per avvicinarci a quel sapore unico quanto più possibile. La pizza bianca, infondo, è un ever-green: come merenda, come spuntino, da accompagnare ai pasti principali, magari sostitutiva del pane, perché no, anche come colazione salata, se la gradite.
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Per l’impasto avete bisogno di:
Per la salamoia, invece:
Chiariti gli ingredienti, iniziamo la preparazione:
In una ciotola mescolate la farina con il lievito, aggiungete l’olio, il miele e un po’ d’acqua tiepida e mescolate con un cucchiaino dall’interno verso l’esterno. Quando tutta l’acqua si sarà assorbita, potete iniziare ad impastare: con le mani o con l’impastatrice, se siete più fortunati.
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Dopo aver impastato per dieci minuti, lasciate lievitare in una ciotola cosparsa d’olio per un’oretta. Dopodiché, riprendete l’impasto e lavoratelo di nuovo sul piano di lavoro. Fatelo in modo che si possa arrotolare su sé stesso. Create una palla e lasciatela lievitare in una teglia per circa mezz’ora. Poi procedete a stenderla sulla teglia usando la punta delle dita. Altri trenta minuti di riposo, e poi create i caratteristici buchi della focaccia usando le dita.
Mescolate olio, acqua e sale per creare la salamoia e versatela nei buchi. Se c’è tempo, prima di cuocerla, lasciatela riposare ancora e poi infornatela nella parte più bassa del forno a 220 gradi per quindici minuti.
Serena Garofalo