I Nonni materni sono un tesoro speciale. E’ la scienza a spiegare perché il rapporto tra i nipoti e i nonni materni sono cosi saldi.
Qualche giorno fa è stata la loro festa anche se in realtà non perdiamo mai occasione di ricordare quanto i nonni siano speciali. Ci accolgono alla vita mentre noi gli inzuccheriamo l’arrivederci a questo mondo. Sono complici, ci prendono il gelato “Basta che mamma non lo venga a sapere”, ci coccolano fino all’inverosimile. Sono spesso il nostro primo lutto ma ce li portiamo dentro, nel cuore, anche quando loro non ci sono più e non siamo cresciuti.
Spesso sono anche un valido supporto nell’economia familiare perché funzionano da baby-sitter, da psicologi, da autisti. Insomma, senza di loro, gli angeli del focolare, spesso saremmo davvero perduti e non sapremmo come fare.
Una ricerca dimostra però che il legame con i nonni materni è quello più forte. Vediamo cosa dice la scienza.
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E’ quasi una diceria popolare che i nonni materni siano più di rilevo rispetto ai paterni ma ora la scienza lo conferma. Tra i molti studi, particolarmente rilevante è quello condotto da Karen Fingerman, secondo il quale madri e figlie si sentono di più. Si parlerebbe di una sorta di vantaggio matrilineare per cui i rapporti sarebbero più calorosi con la parte materna della famiglia.
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Inoltre, sempre secondo Fingerman il rapporto tra nuora e suoceri, influenzerebbe molto di più di quanto non faccia il rapporto tra genero e suoceri. Questo avrebbe un piglio diretto con il legame con i nipoti, influenzato in maniera positiva o negativa che dir si voglia.
Di questo legame così saldo, tratta anche un altro studio: quello di Alejandro Jodorowsky che espone la sua teoria nell’opera “Metagenealogia. La famiglia, un tesoro, un tranello”: secondo lui questa tendenza ai nonni paterni sarebbe geneticamente determinata. in altre parole: lo abbiamo nel DNA.
Serena Garofalo