Solitamente si dice “mangiarsi le unghie dall’ansia”: non è esattamente così. Vediamo cosa rivela questo gesto della nostra personalità.
Ci portiamo le mani alla bocca, sminuzziamo le nostre povere unghie. Quante volte ci siamo sentiti dire “Leva quelle mani dalla bocca!”. Ma noi niente, prima di un esame, di un colloquio o di qualsiasi evento importante siamo lì, a mangiarci le unghie che, poverine, non ci hanno fatto nulla. Siamo abituati a pensare sia per l’ansia o l’impazienza che succede: è d’altra parte una delle manifestazioni ansiose per antonomasia. Quando vediamo una persona che si mangia le unghie la prima cosa che pensiamo è che sia a disagio. E’ da poco arrivato uno studio che sembra smentirci, almeno in parte. Premesso che ogni persona è diversa e potrebbe farlo da motivi diversi rispetto a quelli canonici.
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Una ricerca pubblicata sul Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry ha evidenziato che le persone che tendono a mangiarsi le unghie non sono ansiosi senza appello ma piuttosto dei perfezionisti, incapaci di svolgere attività normali con rilassatezza.
Questi soggetti tenderebbero ad essere leggermente nevrotici e molto frustrati quando non riescono a portare a termine tutto quel che si erano prefissati. L’ipotesi del dottor Kieron O’ Connor è che questi soggetti, troverebbero, nel mangiarsi le unghie una maniera di dare libero campo a quell’energia non usata che gli viene dall’impazienza.
La ricerca ha coinvolto 48 persone. Questi soggetti sono stati scelti perché tutti avevano almeno un comportamento ripetitivo ed ossessivo come, appunto, mangiarsi le unghie. Sono state poste loro domande sulle loro capacità di organizzazione e di auto-controllo emotivo. Il loro profilo è risultato essere quello di persone “perfezioniste organizzative”
Sarebbero quindi individui che si sobbarcano di lavoro, prendono per sé mille impegni, pianificandoli poi nel minimo dettaglio. Questo succede perché non sono in grado di vivere la loro giornata e i normali impegni quotidiani con rilassatezza.
Serena Garofalo