La pasta integrale fa davvero bene? Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi e soprattutto quali sono i miti da sfatare. Scopriamoli insieme.
Al giorno d’oggi siamo tutti portati a pensare che tutto ciò che è integrale è più sano e fa dimagrire. Mi dispiace deludere qualcuno ma non è così. Resta di fatto che la pasta integrale è sempre più frequente sulle tavole degli italiani.
Sono in tanti in Italia a preferirla per i benefici e per il gusto, molto spesso anche i medici e i nutrizionisti la consigliano a chi ovviamente può mangiarla.
La pasta integrale si ottiene da un impasto di semola integrale di grano duro e acqua, ma a differenza di quella bianca, non viene utilizzato il processo di raffinazione che la farina bianca subisce.
Ma la pasta integrale fa davvero bene? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo alimento? Scopriamoli insieme nei prossimi paragrafi.
Da qualche anno a questa parte, i prodotti integrali e in particolare la pasta, piacciono sempre di più, ma quanto sono vere tutte le informazioni che circolano su di essi.
Ecco alcuni miti da sfatare sulla pasta integrale:
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La pasta integrale ha un indice glicemico ed un contenuto calorico inferiore e sono pertanto indicati nelle diete dimagranti.
La pasta integrale, inoltre, è più salutare perché il contenuto di lipidi è più basso rispetto alla pasta bianca ed ha un maggiore apporto di vitamina E e di vitamine del gruppo B.
Altri vantaggi sono:
Un consumo eccessivo di fibra apporta un eccesso di fitati, sostanze che ostacolano l’assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio e lo zinco. Gli esperti infatti consigliamo di non consumarla tutti i giorni, e di fare sempre attenzione alle quantità.
Occorre, inoltre, ricordare che la parte esterna del chicco, che viene normalmente asportata durante la raffinazione, è la più esposta alle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura.
Inoltre è meno conservabile ed in generale risulta meno appetibile di quella raffinata.
Raffaella Lauretta